Playboy in rete, nozze in fumo

Si erano conosciuti su internet e la moglie ha scoperto i tradimenti grazie a Facebook



TRENTO. Galeotto fu internet. Sia all’inizio che, soprattutto, alla fine della loro storia. Un amore che ha lasciato il segno su una ragazza trentina che adesso ha 28 anni e si è sposata giovanissima a 22 anni nel 2007 con un ragazzo del centro Italia che aveva conosciuto in una chat online. Un vero e proprio colpo di fulmine virtuale, quello che tra i due. Talmente virtuale da durare meno di due anni e da morire sempre per mano del web, con la giovane donna che scopre il marito, che adesso ha 36 anni, amoreggiare su Facebook con le sue amanti. Quando si è visto scoperto, il marito è diventato violento e ha preso a picchiare sempre più spesso la giovane moglie. Il matrimonio è diventato un vero e proprio inferno del quale hanno fatto le spese anche la bimba della coppia, tanto che il tribunale dei minori della regione in cui la coppia era andata a vivere aveva dovuto mettere la donna e la figlia in una struttura protetta. La coppia è in via di separazione giudiziale davanti al Tribunale di Trento, il marito fedifrago e manesco per il momento paga il mantenimento della bimba e versa anche 200 euro al mese per la moglie. Non solo, il Tribunale dei minori ha anche sospeso la potestà genitoriale dell’uomo.

La storia ha inizio nel 2005, quando la ragazza ha vent’anni e il suo futuro marito 28. Si conoscono via chat. Dai primi colloqui virtuali si passa alle telefonate. Il giovane viveva nel centro Italia e la ragazza a Trento. Proprio qui avviene il primo incontro, nell’ottobre del 2005. Sembra l’inizio di un grande amore. I due si sentono spesso e si frequentano sempre più spesso. Poi, nel settembre del 2007, i due si sposano nella città del marito. La coppia va a vivere proprio in questa città. Dopo un anno nasce la prima bambina dei due. Ma la nascita della piccola ha fatto scattare qualcosa nella mente del marito che, invece di passare tempo con la figlia e la moglie, si chiudeva in camera e stava ore al computer. Poi si assentava sempre più spesso. La donna è diventata sospettosa. Un giorno ha aspettato che il marito fosse assente ed è riuscita, conoscendo il suo indirizzo mail, a entrare in possesso della password. Così ha scoperto delle lunghe conversioni telematiche dell’uomo con più di una donna. Conversazioni tutt’altro che innocenti. L’uomo sembrava un’altra persona, faceva il play boy e conquistava ragazze più o meno giovani. La moglie gli ha chiesto spiegazioni, ma in quel momento l’uomo si è trasformato. E’ diventato violento. Picchiava la moglie. Dapprima erano solo atteggiamenti bruschi o scontrosi. Ma poi sono partiti gli schiaffi e, infine, si è arrivati alle botte vere e proprie. La coppia gestiva un locale pubblico nella città in cui si era stabilita, ma il marito non lavorava e sfruttava la giovane moglie. La donna faceva turni anche di 9 o 10 ore e poi accudiva la figlia neonata. Ma questo non impietosiva l’uomo che è arrivato al punto di impedire alla moglie di dormire nel letto matrimoniale. Poi la segregava in casa ed usciva dicendo che era in compagnia di amici. Per due anni è andata avanti tra botte e umiliazioni, poi la donna si è decisa a chiedere la separazione, ma la battaglia legale è ancora in corso.

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