Piromane sulla Paganella, già 8 incendi in un mese
Caccia all’uomo sull’altopiano, impegnate tutte le forze dell’ordine. Solo ieri due roghi a poche ore di distanza. I pompieri: «E’ un esperto»
FAI DELLA PAGA NELLA. La mano di un piromane, probabilmente un esperto, ha preso di mira i boschi di Fai della Paganella. Ieri nel primo pomeriggio sono divampati il settimo e l’ottavo incendio nel solo mese di agosto (un altro a giugno) ma questa volta si tratta dei più pericolosi, anche se di piccole dimensioni, in considerazione della vicinanza di alcune case e della struttura alberghiera dello Sport Hotel Panorama, uno dei più rinomati dell’altopiano della Paganella.
La tempestività d’intervento e la competenza dei Vigili del Fuoco Volontari ha evitato il peggio. Le fiamme sono state appiccate nel pomeriggio e poi ancora in serata su un costone nei pressi del “Sentiero Ardito”, una della passeggiate più frequentate di Fai della Paganella che si estende per tutta la lunghezza del paese, dalla contrada Cortalta, alla contrada Villa, lungo la pineta alle falde del Monte Fausior.
Dapprima il fuoco è partito all’altezza della strada e si è esteso lungo il costone alberato. Se avesse superato il sentiero, si sarebbe sicuramente diffuso all’interno della pineta, mettendo in pericolo le case e l’albergo.
Sul posto sono intervenuti oltre quaranta vigili del fuoco appartenenti ai corpi di Fai della Paganella, Andalo, Molveno, Cavedago, Mezzolombardo e Zambana. Pronto ad intervenire anche l’elicottero. Le operazioni sono state coordinate dal comandante dei Vigili del Fuoco di Fai della Paganella, Cesare Martinatti. Presente alle operazioni anche il sindaco della località turistica, Gabriele Tonidandel. Nel tardo pomeriggio un nuovo rogo, stavolta più grande e sempre nella stessa zona, ma in un’area boschiva e più impervia, tanto che è dovuto intervenire l’elicottero da Trento. “E’ sempre d’obbligo usare il condizionale, dato anche che ci sono delle indagini in corso - ha evidenziato il sindaco - ma stiamo registrando in questi ultimi giorni dei segnali di tentativi d’incendi dolosi, opera di una mano presumibilmente esperta che agisce in luoghi, giornate ed orari differenti. Gli incendi di oggi sono quelli che hanno preoccupato di più, i più rischiosi, per il punto in cui sono stati appiccati, vicino alle case e alla strada, per l’orario, il primissimo pomeriggio. Data la prossimità della strada e la possibilità di essere visti, il presunto piromane non ha avuto neanche la preoccupazione che qualcuno potesse notarlo. Adesso, dato che i boschi soffrono della mancanza d’acqua, speriamo che arrivi la pioggia per inumidire il terreno”, ha concluso il sindaco.
Il Corpo Forestale Provinciale e i Carabinieri stanno conducendo le indagini per individuare il presunto responsabile. Naturalmente dagli inquirenti non trapelano notizie anche perché in questi casi è meglio non enfatizzare l’accaduto per il pericolo sempre presente di emulazioni.
La maggior parte degli incendi che si sono sviluppati nel mese di agosto hanno interessato il costone boschivo dell’altopiano che si affaccia sulla Valle dell’Adige, sempre lontani comunque dall’abitato. Alcuni di questi si sono propagati in territorio del Comune di Zambana, gli altri in quello di Fai della Paganella. E in tutte le circostanze sono intervenuti almeno una cinquantina di vigili del fuoco, provenienti oltre che da Fai della Paganella, dagli altri comuni dell’altopiano e dalla Rotaliana, con l’intervento dell’elicottero per il lancio dell’acqua dall’alto. In paese c’è comunque tranquillità, anche se non si esclude che possano verificarsi nuovi casi d’incendio. E la tranquillità, sentendo molti abitanti, è motivata soprattutto dalla presenza di un corpo molto efficiente dei Vigili del Fuoco Volontari che in tutti i casi d’incendio che si sono verificati ultimamente è intervenuto con un forte dispiegamento di uomini e mezzi, arginando subito le fiamme.