Piovono 57,3 milioni sull’edilizia in crisi nera

Alla prima scadenza 657 domande per i contributi sulla ristrutturazione Pronti altri 26 milioni per una seconda ondata di richieste da parte delle famiglie


di Robert Tosin


TRENTO. Prima dell’estate 57,3 milioni di euro saranno a disposizione delle imprese edili della provincia. E’ l’effetto della “manovrina” che la Provincia ha avviato per sostenere il settore in gravissima crisi, ma anche per dare una mano alle famiglie nella realizzazione dei lavori sulla prima casa. Su questa iniziativa c’era stata all’inizio parecchia perplessità: le tasse stanno facendo svanire i risparmi e non appare questo il momento migliore per spendere denaro in interventi di ristrutturazione per i quali si aspettano tempi migliori. Invece la risposta è stata buona, tanto che le proiezioni fanno pensare all’esaurimento del plafond a disposizione, circa 45 milioni di euro di contributi che, alla fine, smuoveranno qualcosa come 136 milioni di euro.

Si è appena esaurita la prima delle due fasi in cui è stata divisa l’operazione. Alla prima scadenza di metà aprile gli uffici provinciali avevano sul tavolo 657 domande per un totale richiesto di 19 milioni di contributi, vale a dire una media di 28 mila euro a pratica. La prima tranche era sata individuata per ridurre il più possibile i tempi di utilizzo dei soldi pubblici e sostenere immediatamente le imprese edilizie ormai con l’acqua alla gola. Gli interventi di ristrutturazione, infatti, sono di solito il pane quotidiano delle piccole aziende locali che invece risultano sempre perdenti negli appalti dei grandi cantieri. Tra denaro pubblico e disponibilità privata, il primo intervento metterà subito in gioco 57,3 milioni di euro. Ora si apre la seconda fase, con la possibilità di raccogliere altre domande di coloro che nel frattempo hanno deciso di fare interventi e si sono dotati di progetti e documenti necessari. «Anche in questo caso - spiega l’assessore Ugo Rossi - abbiamo proiezioni molto positive. Poichè i contributi pubblici sono legati all’Icef, abbiamo i dati di quanti hanno richiesto l’indicatore per questo specifico uso. Al momento sono 1.567. Facendo due conti è possibile immaginare che la seconda ondata porterà all’uso totale degli altri 26 milioni di contributi che portano il totale a 45. Complessivamente, tutta l’operazione porterà 136 milioni di euro al settore dell’edilizia, disponibili dalla metà di luglio».

Le agevolazioni sono destinate alle giovani coppie che rimettono in sesto l’abitazione principale e alle famiglie (privilegiate quelle con tre figli) che migliorano il rendimento energetico della loro prima casa. Ieri l’assessore ha incontrato le Comunità di valle, le quali si sono impegnate a ridurre ulteriormente i tempi di intervento: appena stilata la graduatoria partiranno le lettere di avviso ai beneficiari.

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