Piazza Rosmini, scongiurato il sexy shop

Il titolare dell’agenzia immobiliare: «C’era un’offerta anche per le slot machine, ma ho preferito un altro tipo di locale»



ROVERETO. Nè slot machine ma nemmeno un sexy shop in piazza Rosmini. Ormai è sicuro: entro un paio di mesi al posto delle macchinette infernali che hanno svuotato le tasche (e corroso i risparmi accumulati da una vita) di non pochi roveretani, arriverà un nuovo locale (la tipologia non è stata ancora svelata, ma sembra che si tratti di un locale che ancora mancava a Rovereto) per ridare una nuova immagine al “salotto buono” della città. La conferma arriva da Marco Calzà, titolare di Mondo casa, l’agenzia immobiliare che si è impegnata a trovare un nuovo imprenditore disposto ad investire al posto della sala giochi “Picasso” che qualche giorno fa, come annunciato dal Trentino, ha liberato i locali delle slot machine.

«In effetti avevo avuto una proposta di una società che ha diverse sale da gioco non solo in Italia di installare nuove macchinette in questi locali. Non solo: avrebbe utilizzato metà spazio per le slot, mentre per l’altra metà degli spazi avrebbe aperto un sexy shop automatico in servizio 24 ore su 24. Di professione - spiega Calzà - faccio l’imprenditore e quindi non avrei dovuto guardare in faccia nessuno nel senso che, nel mio interesse, avrei dovuto piazzare i locali a chi mi offriva un affitto più alto rispetto ad altre proposte. Ma siccome ritengo che piazza Rosmini meriti una proposta commerciale più consona alla sua storia e ad un luogo deputato all’incontro e alla socialità non solo per i roveretani ma anche per i turisi, ho preferito fare un’altra scelta che si concretizzerà a breve con un esercizio pubblico molto interessante sotto tutti i profili».

Di più Calzà non vuole dire, ma ciò basta all’amministrazione comunale per tirare un sospiro di sollievo nel sentire dire no alle slot machine e al sexy shop. «Abbiamo avuto molte pressioni per risolvere il problema - spiega il sindaco Andrea Miorandi - U n problema sentito e non solo perché si trattava di piazza Rosmini. Ma lì, secondo le norme che c’erano quando hanno chiesto la licenza, si poteva aprire una sala giochi. Poi noi siamo intervenuti con il regolamento che fissa delle distanze dai luoghi sensibili. Inoltre come amministrazione abbiamo fatto bene a non cedere alla tentazione di sistemare quello che c’era (era stato chiesto di apire un bar, riducendo gli spazi per lo slot ndr). Adesso si è proposta una nuova impresa e noi come giunta abbiamo fatto il possibile per creare le condizioni per favorire una nuova iniziativa che valorizzi piazza Rosmini». (g.r.)

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