Piano cave, il sì di Meano è pieno di condizioni
MEANO. Il piano cave ottiene il sì del consiglio circoscrizionale. Dopo il no arrivato due anni fa alla prima bozza del piano presentato dall’amministrazione comunale, ora il consiglio ci ripensa,...
MEANO. Il piano cave ottiene il sì del consiglio circoscrizionale. Dopo il no arrivato due anni fa alla prima bozza del piano presentato dall’amministrazione comunale, ora il consiglio ci ripensa, pur avanzando una serie di osservazioni. Si tratta di un piano (la cui durata è di 18 anni) che regola l’attività estrattiva nelle cave di porfido del comune di Trento. Un problema che tocca da vicino la circoscrizione di Meano, in quanto le cave di porfido della zona sono quelle di Camparta, Vallalta e Rio Secco. Si prevede che per i prossimi 18 anni i volumi destinati alla coltivazione siano di 6 milioni 200 mila metri cubi circa, ossia 350 mila metri cubi all’anno. «Sono volumi che riteniamo sproporzionati», commenta Tapparelli presidente della commissione territorio. Ma le perplessità maggiori riguardano la fase dei ripristini. «Ad un’analisi delle aree estrattive dismesse si nota come i ripristini siano stati fatti in maniera approssimativa – prosegue Tapparelli. - I rinverdimenti sono inadeguati, visto che sono affidati al lento avanzamento del bosco. Ribadiamo inoltre il nostro no all’apertura di discariche in quelle aree». Da parte dell’amministrazione comunale arriva la rassicurazione che l’approvazione dei vari progetti esecutivi (ogni cinque anni) sia vincolata alla consegna delle informazioni sulla coltivazione e sui ripristini e al controllo della correttezza di tali informazioni. Altro punto su cui insiste il sobborgo riguarda i compensi dovuti ai comuni da parte delle aziende del porfido. «Si sollecita il comune a chiedere all’amministrazione provinciale l’attuazione della legge provinciale 7 del 2006, che prevede l’introduzione del canone dovuto al comune da parte dalle ditte che coltivano le cave su terreni privati. Si chiede che tali introiti siano versati su un fondo vincolato e che vengano utilizzati dal comune a favore degli abitanti di Meano, in particolare per lavori di manutenzione sul territorio». Non da ultimo il problema del traffico pesante sulla Sp76, legato all’attività del porfido. «Ribadiamo la nostra richiesta di estendere il divieto di transito dei camion fino alle 8 e dalle 14 alle 17 - conclude il presidente Patton - oltre ad una serie di lavori di messa in sicurezza della strada in prossimità dei centri abitati».