Pellizzari o Panelatti primo sindaco di Valdaone
Sfida a due nel nuovo Comune nato dalla fusione di Daone, Praso e Bersone Lei punta su sviluppo territoriale e sociale, lui sui valori della tradizione cristiana
VALDAONE. A gestire il dopo fusione(Daone, Praso e Bersone) i candidati sindaci per il Comune di Valdaone sono due: Ketty Pellizzari per la lista Civica Valdaone e Alessandro Panelatti per Insieme per la Valdaone.
Pellizzari è vicesindaco di Daone e lavora al Bim del Chiese: dovrà vedersela con Alessandro Panelatti, consigliere comunale a Praso, molto legato ai valori e tradizioni cristiane. Chiamati al voto 1.131 elettori, suddivisi in tre sezioni, di cui 590 maschi e 541 femmine.
Pellizzari, come è nata la sua squadra?
«In questo progetto si sono inseriti elementi di rinnovamento e innovazione. Il Comune di Valdaone è il risultato di un cammino condiviso verso la fusione, un esempio, un modello per un percorso che ormai sembra obbligato per la maggior parte delle realtà comunali trentine, ed il fatto che domenica in valle del Chiese andranno al voto solo tre comuni su dodici ne è la prova».
Valdaone è un Comune con potenzialità di sviluppo?
«Noi poniamo al centro il territorio la sua valorizzazione in un’ottica di sviluppo: pulizia dell’ambiente, apertura di aree prative, uno specifico progetto legno, un’attenta manutenzione delle strade forestali, ed ancora, una serie di interventi da proporre sul Psr, da attuare tramite l’associazione forestale. Poi massima attenzione al Prg che intendiamo uniformare, semplificare, rendere più funzionale grazie anche ad un lavoro in rete, di interazione tra l’amministrazione e i portatori di interessi collettivi attraverso il confronto e l’operatività di tavoli di lavori».
Il percorso di ascolto vi ha consentito di confrontarvi con le diverse associazioni.
«Per quanto riguarda la socialità la fascia più ampia di popolazione è la fascia anziana, i “giovani dentro” come li abbiamo chiamati nel programma, e a loro va data attenzione e supporto in relazione alle molteplici esigenze. Il sostegno a politiche familiari dedicate comporta un importante impegno finanziario, ma la scelta deve essere quella di investire sul futuro».
L’incipit nel vostro programma è “Il futuro di Valdaone e di chi ci vive”.
«Tutti i progetti che abbiamo in testa possono essere belli, ambiziosi e potenzialmente produttivi di sviluppo, ma dobbiamo sempre guardarci indietro e vedere se chi vive Valdaone ci sta seguendo: è la base del nostro progetto».
La lista civica Insieme per Valdaone, rappresenta una novità rispetto alle amministrazioni precedenti. Guidata da Alessandro Panelatti, un giovane ma con alle spalle già una certa esperienza. Ad affiancarlo e sostenerlo ci sono alcuni volti già noti nella politica degli ex Comuni di Bersone, Daone e Praso, ed alcuni nuovi.
Panelatti, i suoi progetti?
«Il nostro intendimento è garantire chiarezza e trasparenza, migliorare la qualità della vita di famiglie e singoli cittadini e sviluppare l’economia, valorizzando il territorio e sostenendo le imprese locali».
Quali sono gli obiettivi da perseguire?
«Migliorare l’abbellimento e il decoro urbano, anche favorendo e incentivando le iniziative private, contribuire al nascere di una nuova comunità, rispettando l’identità, la storia e le tradizioni delle tre comunità di Bersone, Daone e Praso, che con coraggio e responsabilità hanno saputo scegliere il loro futuro».
Che cosa proponete alla vostra gente?
«Proponiamo di inserire nel nuovo Statuto del Comune un chiaro riferimento ai valori cattolici, come ispirazione della nostra condotta civile e istituzionale. Crediamo debba essere salvaguardata con forza la nostra identità anche con il mantenimento dei simboli cristiani quali il Crocefisso, il presepio, le feste di Natale ed ogni espressione della nostra origine culturale e religiosa, come patrimonio fondamentale della nostra civiltà».
Dunque per voi il protagonista della macchina amministrativa è e deve essere il cittadino: i suoi diritti devono essere garantiti e non devono passare per concessioni.
«Tra l’altro verificheremo la possibilità di poter offrire l’apertura degli uffici comunali anche in orari compatibili con le esigenze dei cittadini che lavorano».