Pasqua, turismo «rallentato» da calendario e terrorismo
Trento, parlano i titolari delle agenzie: «Quest’anno la festività cade troppo presto per i viaggi». Flessione per Parigi dopo gli attentati; bene l’Italia con i b&b, la Spagna e la Grecia
TRENTO. La gente partirà ugualmente per Pasqua dopo quanto successo a Bruxelles? Nella provincia di Trento arriveranno turisti? Domande lecite che ci poniamo, soprattutto se ci si trova in una località turistica trentina o si vuol andare a visitare qualche città d'Europa o nel Mondo.
La presidente delle agenzie di viaggi di Trento Laura Bolgia (agenzia viaggi Bolgia) commenta così la scelta dei viaggiatori dopo l'attentato che ha colpito il Belgio lo scorso 22 marzo: «Diciamo che ora è difficile quantificare ciò che il terrorismo ha provocato anche e soprattutto per chi viaggia. Nell'immediato la gente si ferma e non parte. In generale da novembre scorso (dopo gli attentati di Parigi) c'è stato un rallentamento, soprattutto dopo l'emozione dell'accadimento. Dobbiamo imparare, purtroppo, a convivere con questa situazione. Prima di intraprendere un viaggio per le grandi capitali ci si pensa molto. Per le altre vacanze (quindi non per le capitali) l'andamento è in leggera ripresa rispetto agli scorsi anni».
Il week-end pasquale vedrà molti turisti in partenza o in arrivo per il Trentino? «Quando Pasqua arriva così presto, a marzo, non è mai una buona Pasqua per chi viaggia: quest'anno la neve arrivata tardi ha influenzato anche il territorio di Trento. Per le vacanze settimanali di Pasqua siamo in linea con lo scorso anno ma per i viaggi di due-tre giorni invece si fatica molto. È un fattore climatico e di tempistica, chi viaggia punta piuttosto al ponte del 25 aprile».
Duccia Pompermaier, di Duccia Viaggi, conferma che non sarà una Pasqua per vacanzieri. «Week-end pasquale sottotono: questo lo potevamo già dire prima dei fatti di Bruxelles perché la Pasqua arriva a marzo ed avviene troppo presto per i viaggi. Tolte le località a livello settimanale, rimangono solo le Canarie ma si trova ancora posto. C'è un po' di ansia da parte dei clienti che rimandano i viaggi; anche la disgrazia della morte delle ragazze in Spagna ha rallentato il turismo».
C'è comunque da rasserenare chi vuol viaggiare... «Vorremmo essere fiduciosi e dire alle persone di poter viaggiare. Non abbiamo avuto molta gente che ha cambiato destinazione ma dagli attentati di Parigi la gente viaggia verso la Grecia, la Spagna o resta in Italia. I viaggiatori hanno più paura. Se si pensa negativamente probabilmente non si va neppure a Roma; bisogna essere anche un po' più positivi: anche con Milano e l'Expo si temevano problemi, poi invece è andato tutto bene ed è stato un successo per il turismo».
Patrick Pederiva, titolare di Trento Viaggi, ha visto calare le richieste, come gli altri tour-operator, dopo novembre scorso: «In questo momento non abbiamo riscontrato rallentamenti dopo i fatti del Belgio. Dopo quanto successo a Parigi sicuramente il calo c'è stato. Resta però la gente che viaggia e anche per Pasqua le partenze sono confermate».
Cambia la destinazione? «Sicuramente si punta più sul mare e si aumenta la vendita sull'Italia con bad & breackfast in campagna, magari in Toscana; città e capitali sono meno richieste, all'estero si va in Grecia e Spagna». Controtendenza la richiesta per il prossimo week-end. «Pasqua è leggermente in aumento: sicuramente in Trentino ci sono state delle richieste e si può avere un buon riscontro per la montagna con gli impianti aperti. Qualche vendita l'abbiamo fatta». (s.c.)