Pasina, da problema a azienda modello

Pacher: dall’azienda una proposta interessante per riciclare verde e ceneri, i nostri tecnici la stanno già vagliando


di Giuliano Lott


ROVERETO. La prospettiva di una riconversione della Pasina è presa con grande serietà dalla Provincia. I tecnici dell’Appa e i consulenti ambientali stanno già esaminando il progetto proposto dall’azienda e l’assesssore provinciale Alberto Pacher vede di buon occhio l’idea, che risolverebbe in via definitiva il problema dei cattivi odori nella zona del Navesel. «L’azienda - argomenta Pacher - ci ha sottoposto un piano di riconversione dall’attuale trattamento del rifiuto umido in un’attività che punta sulla produzione energetica a minore impatto di quella attuale. In sostanza, la Pasina si occuperebbe di riciclare il verde (ramaglie, sfalci e via dicendo) assieme alle ceneri degli impianti di riscaldamento a biomasse. Ovvero, cenere di legno. E’ materiale che non produce cattivi odori. Il compost che se ne ricava diverrebbe fertilizzante, e il problema degli odori si risolverebbe da solo. In linea di massima, la valutazione è positiva. Ora i nostri tecnici stanno vagliando i vari aspetti del progetto per capirne tutte le implicazioni, la risposta sarà questione di qualche settimana». Ma in questo scenario non rimarrebbe scoperto il compostaggio del rifiuto umido? Rovereto non si troverebbe a dover pagare per smaltirlo in Veneto? «Ciò che rende il progetto di riconversione della Pasina possibile è la prossima apertura, prevista tra un anno, dell’impianto di compostaggio di Cadino. Si tratta di un progetto molto più avanzato sotto il profilo tecnologico rispetto all’attuale impianto della Pasina. Sarà un impianto di ultimissima generazione, con lavorazione al chiuso in atmosfera depressa, una capacità di 25 mila tonnellate e una serie di misure per l’abbattimento degli odori che ci danno la sicurezza di un impatto nullo sotto il profilo degli effluvi. Abbiamo già firmato un protocollo d’intesa con la Provincia di Bolzano, perché l’impianto sorgerà ai confini con l’Alto Adige». Una cortesia di buon vicinato. A Cadino finiranno anche i rifiuti organici di Rovereto? «Vedremo, ma se tutto andrà bene - cioè se le verifiche tecniche ora in corso daranno un esito positivo - confido che si risolva una volta per tutte il problema degli odori al Navesel».

Pacher è cosciente del fastidio che il compostaggio arreca alla popolazione vicina all’impianto, un fastidio evidenziato anche dal monitoraggio eseguito dalla Fondazione Mach. «In effetti la lavorazione attuale crea qualche problema, ma la riconversione, che andrebbe a colmare anche la questione aperta del compostaggio del verde, dovrebbe risolverlo in via definitiva».

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