Pasina battuta, dovrà obbedire all’Appa
La giunta provinciale rigetta le obiezioni della società: le dotazioni non erano sufficienti per evitare l’emissione di odori
ROVERETO. Nuova batosta per la Pasina: la giunta provinciale, su proposta del presidente Alberto Pacher, ha rigettato in maniera quasi integrale il ricorso presentato dalla società contro le prescrizioni di diffida e modifica dell’autorizzazione per le emissioni in atmosfera notificato nei mesi scorsi dall’Appa. La Pasina, che gestisce l'impianto di compostaggio di rifiuti organici di via Navicello, si è vista accogliere solo un punto del ricorso: la prescrizione che imponeva alla società di presentare un progetto che contemplasse il dimensionamento e i tempi di realizzazione dell'adeguamento della captazione del refluo aeriforme a valle del biofiltro, con la realizzazione di un collettore posizionato in cima alla copertura e con la messa in opera di un esaustore a valle del biofiltro. La prescrizione è stata annullata perché si riferiva ad un momento successivo alla procedura di valutazione di impatto ambientale per l'ampliamento dell'impianto, a tutt’oggi non conclusa e per la quale non è possibile prevedere l'esito. Confermate invece tutte le altre prescrizioni. In particolare la Pasina dovrà sostituire il letto filtrante del biofiltro con almeno 400 metri cubi di nuovo materiale biofiltrante, verificando al contempo le condizioni del plenum (lo stato dei fori per il passaggio del refluo aeriforme, la presenza di materiale e acqua, ecc.). Secondo la relazione della Fondazione Edmund Mach, che ha collaborato con l’Appa, vi è uno stato di sofferenza del letto biofiltrante, per il quale non è sufficiente un semplice reintegro del materiale, ma è invece necessaria la completa sostituzione. L'indagine ha infatti evidenziato un'efficacia marginale sull'abbattimento delle emissioni odorigene, sia da parte dello scrubber (la torre di lavaggio) sia del biofiltro, il mancato rispetto dei parametri ottimali previsti dall'autorizzazione (temperatura, umidità e pH), un'altezza del letto filtrante insufficiente a garantire un tempo di contatto e di passaggio del refluo aeriforme tale da permettere la degradazione dei composti odorigeni, nonché una composizione e una struttura del materiale che pregiudicano le condizioni biologiche idonee al mantenimento delle popolazioni microbiche responsabili della biofiltrazione.
Inoltre la società dovrà effettuare un autonomo controllo sull'emissione in atmosfera relativa al "carbonio organico totale", di cui dovrà dare comunicazione preventiva ad Appa e al Comune. La Pasina dovrà anche presentare un progetto che contempli le modifiche al biofiltro necessarie per consentire l'effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria. Confermate anche le modifiche all'autorizzazione per le emissioni in atmosfera.
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