Pascucci: «Flat Tax  per ricchi, i poveri saranno penalizzati» 

Il presidente della Commissione Tributaria di Trento contro il sistema fiscale voluto da Lega e Forza Italia



TRENTO. Il presidente della Commissione Tributaria di II Grado di Trento, Corrado Pascucci contro la Flat Tax. La posizione espressa chiaramente nella sua relazione ieri, all’inaugurazione dell'anno giudiziario della Giustizia tributaria a Palazzo Geremia. La “tassa piatta”, formata da una sola aliquota molto bassa (al 23% ma c’è chi parla del 15%) uguale per tutti, ricchi e non, per tassare entrambi i tipi di reddito, personali ed aziendali, non darà - a suo giudizio - l’effetto propagandato. Quello della progressività e capacità contributiva è uno dei pilastri dello Stato democratico, ha detto Pascucci. Partendo dal fatto che la Flat Tax non esiste nella prospettiva dell’armonizzazione fiscale per l’ Europa, il presidente ha affermato che non si tratta di «una legislazione fiscale progressiva ma regressiva, consente cioè alle persone più ricche di trarre enormi benefici rispetto alla classe media o ai poveri, quindi contrasta con la tendenza che si vorrebbe vedere, ovvero una rete di sicurezza più forte e le persone più abbienti che pagano le tasse». Una citazione (nella relazione) da Bill Gates, l’uomo più ricco del mondo. Si andrebbe ad arricchire di più i già ricchi a danno dei poveri. Inutile nascondere quello che c’è dietro la Flat Tax usando una contraddizione in termini, “progressive flat tax” che si dovrebbe ottenere, ha detto ancora Pascucci, nella sua relazione, tramite l’introduzione di detrazioni modeste a favore delle fasce di reddito più svantaggiate e di qualche modesto supplemento per i più ricchi.

Venendo ai dati della Giustizia tributaria, sono stati illustrati i numeri delle imposte oggetto di controversie presso la Commissione tributaria di I grado di Trento. Nel 2017, al netto di sanzioni e interessi è stato di 47.566.542 euro, 305 i ricorsi definiti che hanno riguardato imposte per 68.484.953 euro. La Giustizia tributaria locale va verso l’azzeramento dell’arretrato, ma soffre della mancanza di personale. Nella relazione, Pascucci ha evidenziato una maggiore complessità delle vertenze portate all’esame della Commissione di primo grado, accanto ad un valore economico delle stesse più elevato. Sensibile la diminuzione dei ricorsi in appello. Le cause hanno riguardato soprattutto Iva, Irap, Irpef, Ires ed Ici. (f.q)













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