Partecipate, società unica per gestire i servizi
Risorse umane, affari legali, forniture e acquisti: si eviteranno i doppioni L’obiettivo è fare economie di scala e in prospettiva risparmiare sul personale
TRENTO. Una nuova società per risparmiare sulle spese delle società. Anche se detto così può apparire un controsenso, il progetto della Provincia rientra nel piano più complessivo della spending review trentina. Il criterio è di riunire in un’unica struttura funzioni omologhe che oggi vengono gestite dalle singole società di sistema, da Trentino Sviluppo a Itea, da Patrimonio del Trentino a Trentino Trasporti.
La giunta provinciale ne ha discusso nella seduta di due giorni fa, quando ha fatto il punto sugli obiettivi di risparmio della macchina amministrativa di Piazza Dante. L’anno scorso la stima del risparmio annuo da conseguire in un quinquennio era di 120 milioni di euro, ma l’ultimo aggiornamento del piano di miglioramento presentato giovedì dal presidente Alberto Pacher ha quasi raddoppiato la previsione portandola a 213 milioni di euro di risparmio all’anno, a regime dal 2017.
Per centrare l’obiettivo si agirà su vari voci. Il processo di riorganizzazione amministrativa si muove in un’ottica di centralizzazione per produrre economie di scala. In questa direzione va l’avvio delle gestioni associate da parte dei Comuni, che vanno dai contratti e appalti, ai tributi, all’information technology.
L’altro fronte d’intervento riguarderà appunto le partecipate. «Oggi - spiega l’assessore Alessandro Olivi - le nostre società di sistema hanno un’attività core per la quale sono state create, sviluppo, trasporti, edilizia pubblica, patrimonio immobiliare, e un’attività ordinaria fatta di funzioni operative comuni a tutte le società, che vanno dagli acquisti alle forniture ai contenziosi legali. Il nostro progetto è di sgravare le società di queste seconde funzioni, che si ripetono, concentrandole in una nuova società consortile». Attenzione, avverte Olivi, «non si tratta di dare vita a una nuova società con nuove cariche, sarebbe bizzarro nell’ottica di un risparmio. Quello che si vuole creare è una struttura autonoma, senza cda ma solo con una figura responsabile (i rumors parlano di Michele Debiasi, dell’agenzia provinciale per gli appalti, ndr), un consorzio che evitando i doppioni di funzioni. Le indiscrezioni dicono che si partirà dai settori delle gare d'appalto e del legale, quindi i primi ad essere trasferiti al nuovo centro servizi potrebbero essere i dipendenti personale degli uffici legali di Patrimonio del Trentino, Trentino Sviluppo, Cassa del Trentino, Itea, Informatica Trentina, Trentino Network e Trentino Riscossioni. Va da sè che, in prospettiva, i risparmi saranno proprio sul capitolo del personale.
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