Parlamentari Pd, la parola agli elettori

Oggi le primarie per scegliere i candidati alla Camera. Quattro in corsa: Nicoletti, Froner, Sester e Filippi


di Chiara Bert


TRENTO. Per la seconda volta nel giro di un mese, la parola passa di nuovo agli elettori del Pd. Chiamati oggi a scegliere (con l’incognita dell’affluenza) i candidati alle prossime elezioni parlamentari del 24 e 25 febbraio. Ieri è toccato alle prime regioni, tra cui la Provincia di Bolzano, oggi urne aperte (dalle 8 alle 21) anche in Trentino. Ancora primarie, dunque, organizzate al fotofinish nel pieno delle festività natalizie, tanto che in pochi all’inizio ci avrebbero scommesso. Invece il Pd ha mantenuto la promessa: se si fosse andati al voto con la vecchia legge elettorale, il Porcellum con le liste bloccate, ci sarebbero state le primarie per permettere agli elettori di scegliere i propri candidati per Camera e Senato.

Gara ridotta. In Trentino quella di oggi sarà in realtà una gara a metà, e questo per più di una ragione. La prima è che gli elettori potranno esprimersi solo sui candidati alla Camera: niente primarie invece - così ha deciso alla fine il coordinamento provinciale - per i candidati al Senato, dove si vota nei collegi uninominali e dove si cercherà - pur con qualche difficoltà - di siglare un’alleanza tra Pd, centristi di Monti e Patt. La seconda ragione che depotenzia in parte queste primarie è che con tutta probabilità i primi due posti nella lista della Camera saranno occupati - per decisione del segretario Bersani - da una testa di lista formata dal segretario trentino del Pd Michele Nicoletti e dall’onorevole Gianclaudio Bressa (che ha ottenuto la deroga nonostante abbia 4 legislature alle spalle). Il risultato - considerato che in lista ci sarà un’alternanza obbligatoria di candidati trentini e altoatesini e di uomini e donne - è che resta un solo terzo posto sicuro (nel 2008 gli eletti furono 3, Froner, Bressa e Gnecchi).

Quattro candidati. Tra i 4 nomi in corsa c’è il segretario Michele Nicoletti, che ha comunque deciso di mettersi in gioco con le primarie e che nel suo appello agli elettori ha messo al primo posto i diritti («Mi piacerebbe che il nostro Paese fosse un po’ più europeo») e la riforma delle istituzioni, seguiti da scuola e università. Oltre alle due donne in lizza (Froner e Filippi, di cui parliamo nell’articolo qui sotto) corre anche Piergiorgio Sester, 48 anni, già segretario organizzativo della Margherita e sostenitore di Renzi: al primo punto del suo vademecum ha messo il lavoro, in particolare quello dei giovani.

Come si vota. Possono votare tutti gli iscritti al Pd nel 2011, che hanno rinnovato la tessera nel 2012 o che la rinnovino nel giorno stesso del voto, e tutti coloro che hanno partecipato alle primarie del 25 novembre e del 2 dicembre. Tutti devono presentarsi con carta d'identità e tessera elettorale e dichiararsi elettori del Pd. Si vota esprimendo una o due preferenze: nel caso di doppia preferenza, una deve essere attribuita a una donna e una a un uomo, pena l'annullamento della seconda nell'ordine.

Dichiarazioni di voto. Tra chi ha dichiarato la propria intenzione di voto c’è Alberto Pacher, da ieri presidente reggente della Provincia, che voterà per Froner e Sester. Norma Vicenzi (delegata regionale per il comitato Puppato), esclusa dalle primarie per qualche firma in meno, chiarisce che «tutti coloro che hanno votato Laura Puppato in occasione delle primarie del centrosinistra saranno liberi di effettuare la propria scelta», ma che «una parte dei nostri comitati sosterrà Nicoletti». Infine tre giovani (Andrea La Malfa, Alessandro Briganti e Davide Nicolussi Moz) fanno un appello al voto per Froner e Nicoletti, «l’esperienza legislativa di un onorevole che ha imparato a conoscere i regolamenti della Camera e i meccanismi per portare avanti le proposte del nostro territorio e la capacità del docente universitario e segretario di tenere insieme l’azione legislativa del parlamento alle istanze territoriali».

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