Palazzina Liberty, è l'anno del rilancio
Oltre 100 offerte per il restauro da 1,6 milioni: una scommessa per piazza Dante
TRENTO. Era il 1998 quando, all'indomani della chiusura della propria sede di via Alfieri, la Sit avviò una trattativa con due ristoratori trentini (Danilo Moresco e Claudio Villotti) per restaurare la palazzina Liberty e aprirla verso il parco. Un progetto che poteva cambiare il destino di piazza Dante ma che non approdò a nulla. Da allora sono passati 14 anni, in cui la bellissima palazzina color pastello è rimasta tristemente chiusa, se si esclude la breve parentesi dell'occupazione da parte del Centro sociale Bruno.
Oggi i lavori di restauro che porteranno alla riapertura sono finalmente vicini: ieri si è chiuso il bando di gara per i lavori, un investimento da 1,6 milioni di euro, e in Comune sono arrivate oltre 100 richieste di invito alla gara. «Considerati i tempi tecnici della gara, in autunno contiamo di affidare l'appalto per poi partire con i lavori», spiega l'assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi. I soldi a bilancio ci sono da tre anni, 2 milioni 200 mila euro.
Una volta ristrutturata, la palazzina ospiterà la biblioteca giovanile e un bar bianco con gelateria. Un progetto diverso da quello approvato nel 2005 dall'allora giunta Pacher, che aveva previsto di realizzare un ristorante con punto vendita di prodotti enogastronomici, ma anche una terrazza con bar-gelateria affacciata sul parco. Un locale di prestigio che nelle intenzioni dell'amministrazione avrebbe dovuto riportare finalmente in piazza Dante, in uno dei più bei giardini della città, quei trentini che negli anni se ne sono allontanati. Con il senno di poi verrebbe da dire che realizzare quel progetto forse avrebbe fatto risparmiare denaro pubblico e avrebbe risolto più di altri interventi i problemi della piazza.
Ma il Comune si arrese dopo due gare andate deserte: gli imprenditori trentini non risposero all'appello, l'unica offerta arrivata - di una catena della ristorazione nazionale - non aveva convinto palazzo Thun, che a quel punto ha deciso di procedere da solo, mettendoci i soldi del restauro. Sono passati così altri 7 anni.
Nel nuovo progetto è sparito il ristorante ed è comparsa la biblioteca giovanile, una funzione pubblica che ha lo stesso obiettivo di trasformare l'immobile in un luogo molto frequentato. Nella palazzina troveranno spazio anche sale per incontri culturali, con accesso dal parco, e uno spazio dedicato alla didattica. Sparita anche la terrazza: il bar-gelateria occuperà il piano seminterrato.
Per andare a prendere il caffè alla Liberty dovremo attendere ancora qualche anno. Ma il processo è finalmente avviato e darà vita ad un tassello cruciale nel rilancio di piazza Dante. L'investimento complessivo sul parco ammonta a 3,3 milioni di euro: dopo il parco giochi già realizzato nella parte nord, verso il palazzo della Provincia, a fine estate cominceranno i lavori nella parte sud, il laghetto con i getti d'acqua, panchine di design con leggio, rete wireless e un palco per ospitare spettacoli o piccoli concerti.