Ottobre il più ricco fra i parlamentari trentini
Il deputato autonomista ha dichiarato 121 mila euro, più di Panizza (103 mila) e Dellai (98 mila)
TRENTO. Il più ricco dei parlamentari trentini è l'onorevole autonomista Mauro Ottobre con 121.439 di reddito imponibile riferito al 2015: e la differenza sui colleghi trentini, senatori ed onorevoli, la fanno le entrate che arrivano dell'azienda di marmi di famiglia dell'arcense. Sul secondo gradino del podio dell'ideale classifica siede un altro onorevole, ovvero Michele Nicoletti, Pd: in questo caso a fare lievitare l'imponibile del 2015 è una carica politica, visto che l'ex docente di filosofia all'Università di Trento è presidente della delegazione presso l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, un impegno ulteriore retribuito con circa 2000 euro almese. Il senatore Sergio Divina perde la palma di più ricco, visto che il suo imponibile si assesta sui 103.373 euro, esattamente uguale a quello che percepiscono a Palazzo Madama gli autonomisti Vittorio Fravezzi (103.161) e Franco Panizza(103.078).
I dati delle dichiarazioni dei redditi 2015 dei parlamentari sono stati pubblicati sul sito del Parlamento. Analizzando le entrate pregresse dei senatori si può notare, ad esempio, come Panizza abbia emolumenti notevolmente inferiori a quelli che poteva vantare in Provincia, a Trento: per avere un termine di paragone nel 2012 da assessore alla cultura aveva guadagnato 164.235 euro. L'ultimo dei senatori è Giorgio Tonini, Pd, che dichiara tre mila euro meno dei colleghi per via del carico familiare e delle conseguenti detrazioni, il tutto per un imponibile di 100.903 euro. Lorenzo Dellai dichiara 98.475 euro mentre l' onorevole dei Cinquestelle Riccardo Fraccaro 98.471 euro. Ma Fraccaro, va sottolineato, segue come i colleghi del suo movimento, una politica di donazione di parte degli emolumenti percepiti a Roma: una quota parte delle sue entrate vanno alle piccole-medie imprese.
Altre, ed alte, le cifre per quanto riguarda la delegazione altoatesina: Manfred Schullian e Karl Zeller sono in vetta, con i loro 607.270 e 422.779 euro, Albrecht Plangger e Daniel Alfreider in fondo con «soli» 90.943 e 95.869. Schullian ha sorpassato nettamente Zeller nella sfida tra avvocati, ma quest’ultimo si può consolare col titolo di capogruppo più ricco dell’intero Parlamento. Al terzo posto Hans Berger con 136.941 mentre la sfida italiana ha visto trionfare il sottosegretario Gianclaudio Bressa con 135.508 euro davanti a Luisa Gnecchi (130.296 euro), Francesco Palermo (105.527) e Michaela Biancofiore con 100.090 euro. Gli altri parlamentari altoatesini: Renate Gebhard 135.877 euro, Florian Kronbichler 102.141 euro.