Ospedale, Borgonovo Re: «Deciderò entro l’anno»

Tione, l’assessora provinciale alla salute ha incontrato i medici e i sindaci Ma non ha dato risposte: «Devo disporre di tutti gli elementi di conoscenza»


di Ettore Zini


TIONE. Dire preoccupati è dir poco. Per i membri del Comitato della Salute di Tione, l’anno inizia all’insegna dell’assillo. All’ospedale di Tione, nonostante gli investimenti milionari (per l’ammodernamento della struttura si stanno spendendo più di 18 milioni) il futuro è a dir poco incerto. In più pesa quel drammatico calo dei parti registrati in ostetricia (solo 178, il minimo storico, nettamente al di sotto dei 500 richiesti dal Ministero). Annus horribilis, quello appena archiviato. E quello nuovo non promette di meglio, in quanto persistono nel nosocomio tionese le numerose criticità già evidenziate nelle mozioni sottoscritte dai primi cittadini della Valle. Problemi noti.

Riguardano in primis il reparto di maternità, oggetto in questi giorni di numerosi pareri che ne ipotizzano (o consigliano) la chiusura. Senza dimenticare però il pronto soccorso inadeguato. Più tutti gli altri reparti: compresi quelli di ortopedia e radiologia sottodimensionati per via del personale. Ieri, a Donata Borgonovo Re, nuovo assessore alla salute, che nel capoluogo giudicariese ha aperto il suo tour esplorativo sulle sette realtà ospedaliere di periferia hanno rappresentato le loro preoccupazioni. E di carne al fuoco ce n’è stata da vendere. A cominciare dal quadro, non proprio roseo, presentato dalla presidente della Comunità di Valle Patrizia Ballardini, che si augura comunque che l’ospedale di Tione possa continuare a garantire ai giudicariesi prestazioni professionali di qualità 24 ore su 24: «In grado di dare risposte qualificate alle urgenze, alle cronicità, ai picchi stagionali legati ai flussi turistici e alle esigenze legate al punto nascite». A tutte le questioni aperte sull’intero ambito della sanità locale presentate dall’assessore Luigi Olivieri (direzione sanitaria, nomina del vice di distretto, personale mancante, pronto soccorso, funzionamento dei dipartimenti, ruolo dei consigli della salute e medicina territoriale) l’assessora non ha dato risposte. Visita conoscitiva doveva essere, e tale ha voluto rimanesse: «Anche perché prima di trarre conclusioni in merito, ha detto, voglio disporre di tutti gli elementi conoscitivi».

«Posso però dire – ha aggiunto – che non impiegherò cinque anni. Al termine degli incontri programmati a tutte le altre realtà ospedaliere farò una sintesi. Poi si prenderanno delle decisioni, che arriveranno sicuramente entro il 2014». «Fermo restando che non indietreggeremo di un passo dalla domanda di salute». L’assessora della sanità ha trascorso la giornata nel locale ospedale, dove ha incontrato tutti i medici e il personale. Comprese le ostetriche e i medici del reparto maternità. Poi, al termine dell’incontro con il Comitato della Salute, a cui hanno partecipato 30 primi cittadini, ha concluso la giornata ancora in Comunità di valle, nella sala Sette Pievi dove ha partecipato alla serata organizzata dal Pd delle Giudicarie sul tema: “La domanda di salute in Giudicarie”.













Scuola & Ricerca

In primo piano