Orso, minacce via mail degli animalisti
Madonna di Campiglio, i residenti bombardati da imposizioni sul controllo dei cuccioli. Se non rispettate «sarà guerriglia»
MADONNA DI CAMPIGLIO. Gli account di posta elettronica delle attività commerciali di Madonna di Campiglio in questi giorni sono letteralmente presi d’assalto da e mail con pesanti intimidazioni e minacce. Il testo è il medesimo che ogni esponente di sedicenti movimenti animalisti si è preso la briga di spedire a 50- 60 indirizzi di operatori turistici della località, creando una sorta di moltiplicatore. Questo sistema fa sì che ogni esercente, commerciante, o albergatore, riceva anche 70 volte la stessa e mail, con lo stesso testo, ma da persone diverse.
La missiva è sostanzialmente un ricatto, dove si formulano tre imposizioni. La prima sulla presenza di due animalisti per «documentare l'esistenza dei piccoli, quindi salire in loco con i mezzi della forestale e scattare delle foto HD (ad alta definizione), di modo che i veterinari etologi possano capire se i cuccioli fotografati sono realmente i figli di Daniza».
La seconda richiesta, vorrebbe «diffondere via web foto e video certificati dei cuccioli di modo che il mondo animalista possa essere rassicurato».
La terza impone di «portare al sicuro gli orsetti, in una delle tre strutture già individuate in grado di recuperare gli orfani di plantigradi e rimetterli nell'ambiente, al di fuori della Provincia di Trento». In mancanza di tutto questo saranno messe in atto testualmente «azioni tali da creare uno scenario da guerriglia che ai vostri ospiti di sicuro non piacerà, statene certi», questa la chiusura del messaggio. Nella prima parte della missiva invece si rende noto che, «anche se non autorizzate, le manifestazioni si faranno comunque, contro l’assessore provinciale Dallapiccola e il sindaco di Pinzolo Bonomi, i quali non avrebbero rispettato gli impegni presi il 2 ottobre scorso».
In paese c’è sconcerto e amarezza, in primo luogo perché l’orso è il simbolo della località e gli abitanti in generale non manifestano contrarietà alla presenza degli orsi, poi perché la popolazione non c’entra proprio nulla con la morte del plantigrado, peraltro accidentale. I Carabinieri della stazione sono stati informati e la Procura pare sia già a conoscenza dei fatti. A questo punto però una domanda è d’obbligo: sono veramente animalisti questi signori? Oppure chi difende la natura dovrebbe avere insito nei propri comportamenti quel civismo e quella cifra culturale che si esprimono con educazione e rispetto?
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