Ordine medici, si dimette il segretario

Spaccatura interna, Pedrolli lascia. Ioppi: «Mi spiace, abbiamo preso un impegno». Scontro sull’assemblea il 28 dicembre



TRENTO. Non c’è pace dentro l’Ordine dei medici trentini, dove i rapporti interni sono tesi fin dall’inizio del mandato. L’ultima notizia sono le dimissioni di Carlo Pedrolli, dietologo all’ospedaleSanta Chiara, che dell’Ordine è anche segretario. «Non è il momento per parlare», ha spiegato ieri, limitandosi a confermare che la sua decisione è maturata a fronte del clima di spaccatura interna dell’organismo di categoria.

Ai primi di novembre la bufera era scoppiata con la richiesta del vicepresidente Nicola Paoli (sostenuto da altri due consiglieri che fanno riferimento alla Cisl medici) di far decadere cinque medici accusati di assenze non giustificate, e la contestazione di una serie irregolarità nei bilanci. Il consiglio dell’Ordine aveva risposto con una secca nota in cui faceva quadrato attorno al presidente Marco Ioppi, chiedendo a Paoli di dimettersi da vicepresidente con questa motivazione: «Far parte dell’organo di governo e al contempo sfiduciarlo è insostenibile».

La seduta del consiglio di martedì sera è stata di nuovo molto accesa e ieri sono arrivate le dimissioni di Pedrolli, «irrevocabili», ha voluto chiarire ai colleghi.

«Mi dispiace, facciamo tutti fatica ad andare d’accordo, ma abbiamo assunto un impegno ed è importante che la professione e l’Ordine non escano sconfitti», è il primo commento a caldo del presidente Marco Ioppi,«certo poi c’è chi non ce la fa...». Per il vice Paoli si tratta dell’«ennesima prova del malessere dentro l’Ordine e che stanno vivendo i medici». «Pedrolli aveva manifestato già un mese fa la sua intenzione di lasciare e nessuno lo ha convinto a restare. Oltre alle criticità che io e la tesoriera abbiamo manifestato sul bilancio, ora si è aggiunto anche il tema dell’assemblea degli iscritti di mercoledì prossimo, una data del tutto sbagliata».

Un nuovo terreno di scontro riguarda infatti la convocazione dell’assemblea annuale chiamata ad approvare il bilancio. La data scelta è il 28 dicembre. «Un giorno feriale tra Natale e Capodanno deciso in modo unilaterale dal presidente, mentre in passato veniva fissata sempre di sabato, in concomitanza con la giornata del medico, proprio per favorire la massima partecipazione», attacca Paoli. «Ho sentito tantissimi medici di famiglia basiti, siamo 700 e obbligati a restare nei nostri territori fino alle 20. Come dovrebbe fare un medico di Canazei per partecipare?».

Ma Ioppi non ci sta: «Per regolamento devo convocare l’assemblea entro il 31 dicembre per l’approvazione del bilancio. Se ci fosse stato un clima interno migliore l’avrei convocata prima, come abitualmente facciamo. La giornata del medico quest’anno è stata il 3 dicembre ma il consiglio ha deliberato il bilancio solo il 29 novembre. I tempi tecnici non hanno consentito di convocare prima gli iscritti, è una data non decisa da me ma dalle circostanze, e se non l’avessi convocata entro dicembre sarei stato inadempiente». Divisi ormai quasi su tutto, c’è da scommettere che anche l’assemblea non sarà una passeggiata.

(ch.be.)













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