Oltre due milioni di giorni di malattia
Il picco? Il lunedì. Ma in regione siamo in controtendenza: i certificati medici calano sia nel pubblico che nel privato
TRENTO. In controtendenza rispetto al trend nazionale, in Trentino Alto Adige calano i certificati di malattia presentati fra i dipendenti della pubblica amministrazione. Che passano dai 123.708 del 2013 ai poco più di 120 mila dello scorso anno. Una diminuzione del 2,4 per cento che nel settore privato viene quasi doppiata. La differenza, infatti fra i certificati presentati del 2013 (225.906) e quello dello scorso anno (216.297) è del 4.2 per cento. E guardando i dati nazionali (che sono stati forniti dall’Inps) verrebbe da dire che qui i lavoratori sono diventati più «forti» visto che il calo di certificati si registra in entrambi i settori mentre a mostrare il segno meno nella media italiana è il settore privato (-3.2 per cento) mentre il pubblico ha un incremento dello 0.8%.
Ad unire più o meno tutte le zone d’Italia è l’alta percentuale di certificati che arrivano negli uffici del personale (del pubblico o del privato) il lunedì mattina. Un lavoratore su tre, infatti, si ammala di lunedì. «La distribuzione del numero degli eventi malattia - per giorno di inizio - del 2014 è simile per entrambi i comparti, con frequenza massima il lunedì: 2.576.808 eventi per il settore privato e 1.325.187 per la Pubblica amministrazione, pari rispettivamente al 30,2% e al 27,2% del totale», dice l'Istituto. A discapito dei lavoratori, va però ricordato, c'è da considerare che con ogni probabilità, un dipendente che si ammali durante il fine settimana (quindi a casa per il riposo) attenda di far partire la malattia dal primo giorno di lavoro utile, cioè il lunedì, distorcendo almeno in parte questa statistica.
Ma veniamo ad altri dati che riguardano la nostra regione. Per quanto riguarda il 2014, nel settore privato sono stati più i maschi che si sono ammalati (49.324) rispetto alle donne (38.672 quelle che hanno presentato almeno un certificato di malattia), mentre nella pubblica amministrazione si fermano per problemi di salute più donne (33.552) rispetto agli uomini. Ma si sa che un’assenza per malattia può variare per la durata. Il dato nazionale dice che la maggioranza delle malattie hanno una durata da 2 a tre giorni sia per quanto riguarda il privato che il pubblico. In regione i giorni di malattia totale che sono stati chiesti nel settore privato sono oltre un milione: 1.402.590 (il totale nazionale è di oltre 77 milioni) per l’esattezza e nel pubblico 742.431. Ed entrambi i settori registrano l’impennata di malattie nei mesi freddi tanto da far pensare che la maggior parte delle assenze sia riconducibile ad influenze o sindromi parainfluenzali. E quindi i numeri più alti si raggiungono nel primo e del quarto trimestre dell’anno.
Con riferimento alla distribuzione regionale, per il settore privato, in Lombardia si concentra la maggior parte dei certificati medici del 2014, con 2.418.618 certificati pari al 21,0%, seguita dal Lazio (11,6%); per la pubblica amministrazione, invece, al primo posto abbiamo il Lazio con il 14,4% e la Sicilia con il 12,8%, e a seguire Campania (11,0%) e Lombardia (10,9%). Nei due settori i certificati regionali sono l’1,8 e l’1,9 per cento.
Infine un dato che riguarda l’età dei lavoratori: nel settore privato la classe di età dei lavoratori con almeno un evento di malattia nel 2014 a maggior frequenza, è quella tra i 40 e 44 anni (16,1%) a differenza della pubblica amministrazione in cui, invece, la classe di età a maggior frequenza è quella tra i 55 e 59 anni (20,8%). Questo - dice l’Inps - dipende sia dalla diversa composizione per età dei lavoratori, sia dalle diverse peculiarità dell’attività lavorativa nei due comparti. (m.d.)