l’ufficio di presidenza

Offese a Moltrer, il consiglio querelerà gli animalisti Indennità, sì alle autoriduzioni

TRENTO. L'Ufficio di presidenza del consiglio regionale eserciterà il diritto di querela per tutelare la figura dell’ex presidente Diego Moltrer, stroncato da un infarto durante una battuta di caccia,...



TRENTO. L'Ufficio di presidenza del consiglio regionale eserciterà il diritto di querela per tutelare la figura dell’ex presidente Diego Moltrer, stroncato da un infarto durante una battuta di caccia, dalle offese rivoltegli da esponenti di associazioni animaliste. Il riferimento è in particolare alle dichiarazioni del segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, e alla pagina web del sito "Freedom Alf". Secondo l'Avvocato distrettuale di Stato le offese sono state rivolte anche alla figura istituzionale e quindi, di riflesso, all'organo da lui presieduto. L'Ufficio di presidenza ieri ha così deciso di dare il via al provvedimento che porterà il consiglio a sporgere querela per diffamazione. «Un atto dovuto - spiega la neopresidente Chiara Avanzo - ma anche un segnale importante. Ciascun cittadino ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma non deve mai venire meno il rispetto per le persone e per le Istituzioni. Le offese al presidente Moltrer hanno colpito l'intera comunità trentina e il consiglio». L’Ufficio di presidenza ieri non ha affrontato il tema vitalizi, rinviando la decisionesulla linea di trasparenza sui ricorsi degli ex consiglieri: «È prematuro - spiega la presidente - voglio prima avere in mano tutti gli elementi».

Alla riforma dei vitalizi ha fatto accenno ieri il presidente Ugo Rossi nella sua relazione al bilancio, ricordando il fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione in cui confluiranno le restituzioni: ma i 29 milioni del fondo rimangono per ora teorici. L’ultimo dato fornito da Moltrer era di 19,3 milioni recuperati tra soldi versati sul conto del consiglio e quote del Fondo Family. Ieri il consiglio, con un emendamento al bilancio, ha modificato la legge consentendo la possibilità, in caso di decesso di un consigliere, di avere la parte contributiva anche se l’interessato non aveva aderito alla previdenza complementare. Approvato all’unanimità anche un ordine del giorno Poeder-Artioli che consente ai consiglieri di rinunciare, anche retroattivamente, ad una parte o all'intero importo dell'indennità o ai versamenti per la previdenza integrativa. Per Poeder «questo testo serve a smascherare gli ipocriti che pubblicamente dichiarano che si guadagna troppo, restituiscono un certo importo, ma poi non si sa dove finisca questo assegno». (ch.be.)













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