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Oculistica, pochi medici: erano otto ora sono solo quattro

Erano otto gli oculisti in forza al reparto del Santa Chiara e ora il loro numero si è ridotto a quattro. L'assessore Borgonovo Re: "I manager devono garantire un'organizzazione adeguata"



TRENTO. Erano otto gli oculisti in forza al reparto del Santa Chiara e ora il loro numero si è ridotto a quattro. Ed è facile capire come siano necessari una grande dedizione e sacrifici personali per rispondere alle esigenze dei pazienti che vanno dall’attività ambulatoriale a quella di pronto soccorso senza dimenticare quella in sala operatoria. Una situazione in cui - a quanto pare - a malapena si riescono a coprire i turni e le necessarie reperibilità. Ma non è finita. La prossima assunzione di una giovane oculista verrà «dirottata» a Villa Igea dove c’è già un medico specializzato nella cura degli occhi in attività.

Per il direttore dell’azienda sanitaria Luciano Flor è prioritario aver istituito lo scorso anno il servizio di day surgery in via Malta. Servizio che ha annullato i servizi d’attesa per gli interventi alla cataratta. «Abbiamo riorganizzato settore per settore - ha spiegato Flor in un’intervista alla Tgr - la funzione di oculistica a livello provinciale e lo completeremo anche all’ospedale di Trento con particolare riferimento al trattamento della maculopatia senile che richieda una costante presa in carico di questo tipo di malati».

Secco il commento dall’assessore alla sanità Donata Borgonovo Re sulla decisione di aver scorporato dall’organico del Santa Chiara due oculisti: «L’Azienda ha personale dirigenziale preposto alla gestione del personale all’organizzazione dei servizi che dovrebbe farsi carico di un’organizzazione adeguata. Se non riesce a farlo, la cosa è piuttosto imbarazzante».













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