“Noi, costretti a saltare i riposi ed esposti alle aggressioni”: la protesta degli agenti della polizia penitenziaria di Trento
Manifestazione davanti al commissariato del governo dopo l’aggressione ed il ferimento di un agente nel carcere di Spini da parte di un detenuto. Nel pomeriggio saranno davanti al palazzo della Provincia, con i sindacati Osapp, Uil Pubblica amministrazione, Cisl, Fp Cgil del Trentino
TRENTO. Molte le bandiere, uno lo striscione, una ventina gli agenti della polizia penitenziaria presenti questa mattina dinanzi al palazzo del Commissariato del Governo per manifestare, per lanciare un grido di protesta contro carenze che da tempo mettono a repentaglio la salute e la sicurezza degli agenti di Spini di Gardolo. Asseriscono i rappresentanti sindacali, ricevuti a metà mattina dalla Commissaria vicaria.
“Manifestiamo – hanno asserito - poiché l'istituto penitenziario Trentino vanta una considerevole, drammatica e cronica carenza di organico, inteso come deficit da pianta organica delle risorse umane di Polizia Penitenziaria di circa 75 unità (circa il 32% in meno), ridotta ad oggi a sole 150 unità presenti, a fronte delle 227 previste dal decreto del 2017 ed una popolazione detenuta di circa 320 unità che comportano, ormai da diversi mesi, insostenibili carichi di lavoro nei confronti del personale che vede negarsi addirittura diritti statuiti per legge come i riposi settimanali, il ricorso eccessivo alle prestazioni di lavoro straordinario, nonché i conseguenti rischi per l'incolumità a cui i poliziotti - sempre più avanti con l'età media - e gli altri operatori che a vario titolo operano all'interno della struttura penitenziaria, sono soggetti.
La struttura di Spini, aperta nel dicembre 2010, ha visto scarse assegnazioni di personale soprattutto se poste in riferimento alle numerose quiescenze o trasferimenti e distacchi in uscita. In considerazioni delle prossime assegnazioni, le organizzazioni sindacali intendono sensibilizzare tutte le Autorità auspicando una particolare attenzione per la realtà Trentina, gravemente penalizzata nel Triveneto per le esigue risorse umane amministrabili (la peggiore realtà del Distretto del Provveditorato Regionale A.P. di Padova). Da ultimo, ad aggravare ulteriormente la carenza organica, il crescente numero di gravi atti di aggressioni a danno dei poliziotti i quali sono costretti a ricorrere alle cure dei sanitari e che, per le prognosi riconosciute, contribuiscono ancor di più, ad acuire il già insufficiente numero di Agenti in forza alla Casa Circondariale di Trento”.
Dalle 14 alle 15.30 la manifestazione si svolgerà davanti al palazzo della Provincia mentre il 4 aprile dalle sarà dinanzi al Provveditorato Regionale A.P. di Padova, con un sit-in, al fine di sensibilizzare i superiori uffici ad incrementare con celerità l'organico dell'Istituto Trentino con almeno 30/40 unità, al fine di rendere migliori le condizioni lavorative dei poliziotti ivi in servizio.