Niente quorum, l’Asuc Romeno non rinasce
Al voto si sono presentati 42 aventi diritti in meno del necessario. Il campo da golf ora si può fare
ROMENO. Quorum non raggiunto, bocciata a Romeno la ricostituzione del comitato Asuc. Al voto (seggio aperto dalle 9 alle 17 nella sala consiliare, in Piazza Lampi) si sono presentati 266 aventi diritto (246 i sì, 14 i no e 6 schede bianche), 42 in meno del quorum di 308 (la metà più uno degli iscritti nelle liste elettorali dei residenti nella frazione di Romeno).
Si è chiusa così una lunga trafila iniziata il 20 aprile 2012 quando un gruppo di censiti di Romeno hanno chiesto l'indizione della consultazione popolare per ricostituire l'Asuc.
Il sindaco Lorenzo Widmamn aveva indetto il voto per mercoledì 28 novembre, un giorno feriale, provvedimento poi annullato dal Tar di Trento a cui si era rivolto un gruppo di residenti che consideravano l'atto antidemocratico e lesivo del fondamentale diritto di elettorato attivo. Ricorso accolto dunque dal Tar e nuova convocazione del voto per domenica 10 febbraio, atto poi revocato in autotutela e ieri i residenti hanno avuto modo di esprimersi confermando lo status e quindi la linea portata avanti da Widmann e dalla sua maggioranza.
«Soddisfattissimo, ringrazio la popolazione di Romeno per il supporto che ha dato al nostro progetto di sviluppo del paese con importanti iniziative che adesso possono serenamente avviarsi a diventare realtà», il commento a caldo del primo cittadino che fin dalle prime battute aveva definito «strumentale» questa consultazione perché andava di traverso al progetto di realizzare, su un terreno di uso civico di circa 25 ettari, un campo da golf da nove buche accanto all'impianto da 18 buche esistente a Sarnonico che così diventerà da 27, il maggiore dell'arco alpino.
«Adesso finalmente si può procedere verso questo obiettivo e realizzare contestualmente al golf il parco attrezzato come prevede il Patto territoriale dell'Alta valle di Non. A bocce ferme spero anche in un confronto sereno con il comitato pro Asuc se verranno meno certe strumentalizzazioni che hanno segnato negativamente dall'inizio la vicenda», conclude Widmann.
Delusione evidente tra i promotori, con in testa l'ex sindaco Adolfo Fattor che non si sente sconfitto. «E' stata una lotta impari, già il fatto che per arrivare al voto popolare ci sono dovuti essere tre diverse convocazioni ed altrettante date di voto con in mezzo pure una sentenza del Tar, la dice lunga sul clima in cui siamo stati costretti a portare avanti la nostra iniziativa», afferma Fattor ringraziando il comitato di quanto fatto e gli elettori che si sono presentati al seggio.
Tutto come prima dunque a Romeno, il Comune continuerà come in passato a gestire i beni di uso civico che a Romeno danno una ripresa forestale annua di 1.800 metri cubi di legname di cui 400 annui per uso interno (sorti legna) e una media di 1.000 da mettere sul mercato. In ballo c'era anche la gestione della Roén sull'omonima montagna ma soprattutto praterie e boschi sui colli che circondano il paese verso il campo da golf, superficie su cui, come detto, l'amministrazione Widmann ha previsto le nove buche da golf ed un grande parco attrezzato al posto del campo di calcio previsto invece dal precedente esecutivo dell'ex sindaco Stefano Graiff. (g.e.)