prima infanzia

Nidi, anche il Comune Trento chiede il ritiro del provvedimento del governo: «Più posti per adeguarci all’Europa»

Adesione alla proposta del Gruppo nazionale nidi e infanzia per garantire una copertura del 45%. Oggi a rischio l’obiettivo del 33%. A Trento i posti sono 1192 (44,3%) e ancora non bastano



TRENTO. Il Comune di Trento aderisce alla proposta del Gruppo nazionale nidi e infanzia che chiede al Governo di rivalutare la percentuale di posti garantiti nei nidi ogni 100 minori adeguando la soglia ai parametri europei (45%).

Un tema sollevato nelle scorse ore dal Pd con la consigliera Francesca Parolari: “L’esecutivo nazionale ha rivisto, ovviamente al ribasso, le disposizioni (i cosiddetti LEP) che stabiliscono il diritto dei bambini ad avere, in ogni Regione, almeno 33 posti presso i nidi d’infanzia ogni 100 minori fra gli 0 ed i 3 anni d’età”.

I timori nascono dalla possibile sforbiciata al fondo per le spese di gestione che manderebbe in fumo l'obiettivo fissato dalla legge di bilancio 2022 di garantire entro il 2027 una copertura del 33% dei nidi: un allegato al Piano strutturale e di bilancio 2025-2029 ridimensionerebbe l'obiettivo a un 15% di copertura su base regionale, rendendo così incerto il raggiungimento del livello nazionale.

A Trento – ricorda il Comune - per il 2024 sono 1.192 i posti a disposizione (il 44,3%) e ancora non bastano a soddisfare tutte le richieste che sono in aumento nonostante il calo demografico. Nel dettaglio, all'inizio del nuovo anno educativo cominciato il primo settembre 2024 la disponibilità sul territorio comunale è di 25 nidi d'infanzia, di cui otto gestiti direttamente e 17 gestiti tramite affidamento a terzi, per un totale di 27 servizi offerti e 1.189 posti. Di questi, 22 servizi sono a tempo pieno con 1.024 posti, quattro servizi sono a tempo parziale al mattino e offrono 135 posti, mentre un servizio è a tempo parziale al pomeriggio e garantisce 30 posti. Ulteriori tre posti sono messi inoltre a disposizione da parte del Comune di Lavis, sulla base di uno specifico protocollo di intesa.

Tale offerta aumenterà ancora nell'autunno del 2026 con la riapertura del rinnovato nido Orsetto Pandi, attualmente interessato dalla ristrutturazione realizzata nell'ambito degli investimenti finanziati dal Pnrr. Il nido, che è stato momentaneamente trasferito con capienza ridotta negli spazi al secondo piano della struttura di via al Torrione, dove vi sono 36 posti, permetterà di aggiungere a quelli già disponibili altri 60 posti. Ulteriori posti potranno infine essere messi a disposizione con l'attivazione di sperimentazioni 0-6 anni, realizzate in accordo con la Provincia.













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