Nega il farmaco, andrà a giudizio

La medicina serviva a un malato terminale. Per il pm il professionista disse di avere male all’orecchio



PRIMIERO. E’ stato rinviato a giudizio per omissione di atti di ufficio un farmacista del Primiero accusato di avere negato un medicinale a un malato terminale con 42 di febbre. Era una domenica pomeriggio e il farmacista era di turno: l’infermiera addetta alle cure palliative aveva chiamato la farmacia, ma non era riuscita a parlare con il professionista. Stando alla versione dell’accusa, quest’ultimo aveva alzato la cornetta senza rispondere: pare che si sentissero dei rumori di sottofondo. La moglie del malato terminale aveva quindi deciso di recarsi alla farmacia personalmente trovando il titolare all’esterno: gli aveva spiegato che il marito aveva 42 di febbre chiedendogli della tachipirina iniettabile, che il farmacista ha detto però di non avere. A quel punto la donna aveva chiesto al farmacista di potergli passare al telefono l’infermiera, ma quello gli avrebbe risposto con la frase: “No, perché ho male all’orecchio”. Il giorno dopo il malato era deceduto.

Secondo la pm Maria Colpani vi sarebbe stata una doppia omissione: non rispondere al telefono e non collaborare con l’infermiera per procurare il farmaco. In udienza preliminare il gup Michele Maria Benini ha disposto il rinvio a giudizio per il 20 giugno.

Patrizia Galvagni, legale del farmacista, dà una versione diversa: «Lui sostiene di avere ricevuto telefonicamente la richiesta di un farmaco ospedaliero, che la farmacia non può neppure tenere. Ha consigliato alla signora di rivolgersi al medico di guardia, che ha lo studio nelle vicinanze. Ritengo che la famiglia abbia vissuto una vicenda drammatica e forse non abbia ricevuto la sensibilità che si aspettava ma da questo a contestargli l’omissione c’è una certa differenza. Il farmacista esercita da più di 24 anni e non aveva ragioni per negare il farmaco». L’episodio risale all’agosto 2010, ma è emerso l’anno successivo quando il figlio del malato lo aveva raccontato denunciando alle forze dell’ordine un caso successivo (non aveva trovato al cellulare il farmacista per chiedergli del latte in polvere) poi archiviato.













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