Mutui casa «rinegoziati», il risparmio è di 38 milioni
Con la riduzione dei tassi 28 milioni in meno per la Provincia, 10 per i mutuatari. Hanno accettato le Casse Rurali e altri 8 istituti: effetti già con la rata di dicembre
TRENTO. Sono 8700 in Trentino i mutui casa agevolati dalla Provincia (a tasso fisso o variabile con rata semestrale) finalizzati a finanziare la costruzione e l’acquisto o la ristrutturazione di prima casa. Mutui su cui la Provincia eroga dei contributi sugli interessi.
Grazie ad una operazione straordinaria di rinegoziazione con le banche convenzionate (la proposta prevede la riduzione dei tassi di interesse, l’eliminazione dei tassi floor e l’effetto a partire dalla seconda rata in pagamento il 31 dicembre) di circa 4.400 di questi mutui, la Provincia risparmierà nei prossimi anni 28 milioni di euro mentre chi ha stipulato i mutui risparmierà 10 milioni. Gli effetti dell’operazione - ha spiegato ieri l’assessore all’edilizia abitativa Carlo Daldoss - avranno inizio già a partire dal pagamento della seconda rata in scadenza il 31 dicembre.
Complessivamente la Provincia ha cercato di rinegoziare con le banche 5800 mutui. Le banche che hanno accettato la rinegoziazione (intestatarie dei 4.400 contratti rinegoziati) sono le Casse Rurali, la Cassa di Risparmio di Bolzano, la Banca Popolare dell’Alto Adige, il Banco Popolare, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, la Banca Valsabbina, il Credito Valtellinese, la Banca Nazionale del Lavoro, la Banca Popolare di Sondrio e la Banca Popolare di Vicenza. Non ci sono invece le grandi banche nazionali. Daldoss ha evidenziato però che alcune delle banche che hanno accettato la proposta della Provincia, hanno anche accettato di surrogare i mutui delle banche che non hanno accettato la rinegoziazione: si tratta in particolare delle Casse Rurali di Trento, Alto Garda, Valsugana e Tesino, Valle dei Laghi, Olle-Samone-Scurelle, Alta Valsugana, Roncegno e la Banca Valsabbina.
I mutuatari (circa 1.400) delle banche che non hanno accettato la riduzione dei tassi di interesse proposta dalla Provincia hanno comunque l’opportunità di rivolgersi a una delle predette banche per eventualmente spostare il mutuo al fine di ottenere l’applicazione dei tassi ridotti in sede di rinegoziazione.
Il risparmio conseguito dalla Provincia con riferimento ai prossimi 20 anni è di circa 28 milioni di euro: 1,4 milioni di euro saranno risparmiati già con la seconda rata semestrale il scadenza il 31 dicembre 2016. Nel 2017 saranno invece 2,6 i milioni risparmiati.
Per quanto riguarda il risparmio dei mutuatari si stimano 10 milioni di euro nei prossimi 20 anni: 500 mila euro saranno risparmiati già con la seconda rata semestrale il scadenza il 31 dicembre 2016. Nel 2017 saranno invece 900 mila gli euro risparmiati.
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