Muse, i lavoratori contro Zecchi «Il suo è un attacco a tutti noi» 

La lettera a Fugatti e Bisesti. Sorpresa e dispiacere dopo le affermazioni del presidente che aveva detto “al museo non faccio nulla”. I dipendenti: «Venga a conoscerci di persona»



Trento. Dopo la presa di distanza della giornalista laura strada, membro del consiglio di amministrazione del muse («Zecchi si sente inutile? io non la penso così»), arriva anche la presa di posizione dello staff del museo delle scienze sulle dichiarazioni del presidente-filosofo. «mi candiderò a sindaco di venezia con il partito dei i veneti. qui al muse c’è ben poco da fare per il cda che presiedo visto che ad occuparsi di tutto è il direttore del museo, michele lanzinger», aveva detto stefano zecchi tre giorni fa.

I lavoratori del muse non ci stanno e ieri hanno scritto una lettera aperta (27 le firme in calce) al presidente della provincia maurizio fugatti e all’assessore alla cultura mirko bisesti, che zecchi lo hanno nominato. «desideriamo farvi partecipi della nostra sorpresa e del conseguente dispiacere nel leggere le affermazioni del nostro presidente professor Zecchi riportate dalla stampa circa la sua volontà di voler contare di più nell’indirizzare l’operato del Muse, essendo in ciò impedito - a suo dire – dall’azione del direttore Lanzinger», scrivono i componenti dello staff del museo. Che lanciano al presidente una stilettata: «Non riusciamo a capire cosa impedisce al professor Zecchi di essere più attivo nel suo ruolo di presidente; per dirne una, partecipando alle inaugurazioni portando un suo saluto e regalandoci un suo pensiero. O anche donandoci il piacere di conoscerci di persona, di illustrargli il nostro lavoro, di condividere idee e preoccupazioni».

Quindi la difesa del proprio lavoro e del direttore Lanzinger: «Riteniamo che il successo del Muse - rivendicano i firmatari della lettera - sia l’esito dell’incessante, generoso e qualificato impegno di tutti noi lavoratori, che a vario titolo ci siamo dedicati con grande passione a rendere il più recente progetto di riqualificazione urbana di Trento un successo culturale riconosciuto in primis da tutta la nostra comunità, oltre cha a livello internazionale. Certamente il merito della conduzione della nostra squadra è del direttore Lanzinger, che con l’entusiasmante visionarietà delle sue idee ci ha indirizzati fino alla meta attuale, che ancora oggi possiamo definire una condizione di successo. Suo il ruolo di dirigere le attività quotidiane della istituzione, mentre spetta al consiglio di amministrazione e al suo presidente il compito di controllare l’operato e di orientare la strategia generale del nostro agire».

«Nell’attaccare il direttore Lanzinger - proseguono i dipendenti del Muse - il professor Zecchi non tiene conto che non accusa solo un individuo, un dirigente, ma tutto lo staff del museo che del dirigente segue le indicazioni in un costante confronto di idee, proposte e desideri - un confronto dialettico decisamente urbano e formativo per tutti, da sempre estremamente aperto, molto vivace, anche se a volte in contraddittorio.

«Auspichiamo quindi - concludono i lavoratori - che il tanto tempo disponibile prima del termine del mandato del presidente favorisca l'instaurarsi di un rapporto di conoscenza e fiducia più tangibile».















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