Mozione bocciata: niente «gettone» per i terremotati
Val di Non, la Comunità respinge la mozione della Lega Nord per devolvere l’indennità della seduta in beneficenza
CLES. Bocciata sonoramente (3 voti favorevoli, 28 astenuti e 37 contrari) dall'assemblea della Comunità della valle di Non la mozione della Lega Nord che impegnava il presidente e gli assessori a devolvere almeno il 20 per cento della indennità percepita nel mese di maggio 2012 a favore dei terremotati dell'Emilia Romagna, e i consiglieri a devolvere il gettone di presenza alla prima assemblea utile dopo il sisma.
«Come Comunità abbiamo aderito alle varie iniziative portate avanti a livello trentino e per quanto riguarda la rinuncia o la devoluzione dell'indennità tocca alla sensibilità dei singoli decidere e non ad un impegno generico dell'assemblea», ha spiegato il presidente della Comunità Sergio Menapace che ha annunciato la contrarietà dell'esecutivo al metodo più che al merito della mozione presentata dal rappresentante della Lega.
Senza mezzi termini il no del Pd attraverso il vice capogruppo Alessandro Branz che ha definito al mozione leghista «atto legittimo» ma con tratti di populismo da cui le forze politiche dovrebbero astenersi. «La politica non c'entra nulla, e nessuna strumentalizzazione, semplicemente sollecitiamo un gesto di attenzione e di solidarietà ad una popolazione duramente colpita», ha ribattuto il presentatore della mozione, Renzo Bertol.
Per il no, anche il Patt con un intervento del capogruppo Ruggero Mucchi. «Mio padre è originario di Concordia sul Secchia, uno dei comuni più colpiti dal sisma in Emilia, e ho in quel paese tanti parenti ed amici. Parlo quindi con cognizione di causa e dico che in questa vicenda mi sono sentito orgoglioso di essere trentino perché nessuno ha fatto per l'Emilia quello che ha fatto la Provincia di Trento», ha detto Mucchi. Ma poi ha bocciato la mozione. «Se la mozione è un atto simbolico serve solo a chi l'ha presentata, aiutare dipende dalla sensibilità dei singoli e questa documento è una tiratina d'orecchi impropria e fuori posto».
Contraria anche Monica Marinelli (Upt) che ha sposato in pieno le argomentazioni del presidente Menapace: «Non si può pretendere di entrare nella sfera individuale con un atto politico, la solidarietà dipende dalla decisione del singoli ed è personale», ha detto la consigliera dell’Unione.
Per la Civica d'Anaunia ha parlato invece Bruno Bertol con una frecciatina alla Giunta: «A quanto pare si può rinunciare a tutto ma non all'indennità», ed ha definito la mozione leghista un appello concreto alla solidarietà, anche se poi il gruppo alla fine si è astenuto.
La votazione, palese, è stata laboriosa con tre tentativi prima del verdetto finale che ha sancito, in modo davvero netto, la bocciatura della mozione presentata dal consigliere del Carroccio.
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