Mobilità

Motocicli, in 4 anni l'aumento sfiora il 12%

E' il dato più alto in Italia: riducono i tempi di percorrenza e sono più facili da parcheggiare



TRENTO. Dal 2010 al 2014 il parco circolante di motocicli in Trentino Alto Adige è aumentato dell'11,92% , da 92.250 a 103.245, il balzo più alto di tutte le regioni italiane dove la media è stata del 3,2%. Lo dice l'Associazione nazionale dei rivenditori specialisti di pneumatici sulla base di dati dell'Aci. In Italia i motocicli sono passati da 6.301.096 a 6.502.687 unità.  Lo studio fornisce anche una classifica regionale dalla quale emerge che è appunto il Trentino Alto Adige la regione con il maggior incremento del parco circolante di motocicli (+11,92%), seguita dal Molise (+11,44%) e dal Piemonte (+7,44%). In fondo alla graduatoria si trovano, invece, il Lazio (+0,44) e la Puglia (+0,07%), dove il numero di motocicli in circolazione è rimasto sostanzialmente invariato, ed infine la Campania che è l’unica regione dove si è registrata una diminuzione del parco circolante di motocicli (-5,10). Nonostante la grave crisi economica degli ultimi anni, dunque, il parco circolante di motocicli è continuato ad aumentare, e questo, sottolinea Federpneus, perché i mezzi a due ruote sono in grado di garantire, soprattutto nelle grandi città, una consistente riduzione dei tempi di percorrenza ed una maggior facilità di parcheggio e di accesso ai centri storici. Inoltre, come è noto, i motocicli sono un mezzo più economico delle autovetture non solo per il costo di acquisto ma anche per quanto riguarda le spese di gestione. La crescente diffusione dei motocicli pone ancor più in primo piano la questione della sicurezza stradale in quanto i motociclisti sono i più esposti ai rischi in caso di incidente. A tal proposito Federpneus ribadisce la necessità di una maggiore attenzione agli utilizzatori di veicoli a due ruote da parte del legislatore e di chi gestisce le infrastrutture stradali urbane ed extraurbane. Inoltre, un contributo importante alla sicurezza può venire anche dagli stessi motociclisti attraverso il controllo periodico dello stato di efficienza del mezzo ed in particolare dei pneumatici verificandone lo stato di usura, le condizioni esterne (per rilevare che non siano presenti rigonfiamenti o tagli sospetti) ed anche la pressione di gonfiaggio, che ha una grande influenza anche sui consumi di carburante.













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