Moltrer ai pompieri: «Annunci in 5 lingue»

Palù, il presidente del consiglio regionale (e vigile del fuoco) annuncia la svolta: «D’ora in avanti la corrispondenza dell’ente anche in mocheno e cimbro»


di Roberto Gerola


VALLE DEI MOCHENI. Il ritrovo di tutti i vigili del fuoco volontari della Valle dei Mòcheni a Palù del Fersina, è stata occasione per il neo presidente del consiglio regionale Diego Moltrer di annunciare che la corrispondenza della Regione avverrà d’ora in poi, non più in tre lingue (italiano, tedesco e ladino), ma in cinque: «Mi sento di dover tutelare anche le altre minoranze, ha detto, e d’ora in poi ci saranno anche le diciture in mòcheno e cimbro». L’annuncio è stato recepito con particolare soddisfazione.

L’occasione era importante: accanto ai volontari (circa 80), gli allievi (oltre 15), i quattro comandanti, i quattro sindaci, il comandante dei carabinieri Antonio La Rosa e la popolazione. Nella caserma di Palù, don Daniele Laghi (con il diacono Rino Bertoldi) ha celebrato il rito religioso per la patrona dei pompieri S.Barbara (ricordando anche San Floriano). Dietro all’altare un cartello in ricordo di Demis Pintarelli, il giovane vigile del fuoco morto tragicamente l’estate scorsa. Rito religioso con il prima fila i comandanti: Ilario Pintarelli di Sant’Orsola, Vincenzo Laner di Frassilongo, Lenzi Corrado di Palù, Stefano Pompermaier di Fierozzo. Una curiosità “unica” per Fierozzo: il corpo dei volontari comprende anche il sindaco Luca Moltrer (fatto abbastanza consueto) ma soprattutto lo stesso presidente del consiglio regionale Diego Moltrer: «Non mi sono presentato in divisa, ci ha detto durante il ritrovo, perché in questo momento rappresento la Regione, ma l’ho pensato e l’avrei indossata volentieri come sempre».

Per altro, nel suo breve discorso, Moltrer ha rivolto parole di ringraziamento ai pompieri “per il ruolo che svolgono all’interno delle rispettive comunità, per la solidarietà e l’impegno che dimostrano ogni giorno”.

La riunione a Palù era stata preceduto a Frassilongo dal ritrovo del Corpo locale: alcuni volontari in servizio attivo hanno avuto il compito di consegnare il diploma di “neo allievi” (sono sei) ai figli: Davide Zott, Mattia Laner, Arianna Groff (ha giurato un anno fa), Amalia Roner, Andrea Zott, Stefano Zanei, Mirco Petri Anderle. Ma per alcuni loro è stata anche l’occasione di consegnare un riconoscimento ai rispetti padri (o zii) perché fuori servizio ma sempre collaboratori. Sono: Emilio Eccel, Eugenio Eccel, Quirino Laner e Francesco Puecher. Insomma tre generazioni di pompieri in famiglia.

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