Molestata durante la gita scolastica
Adolescente accusa un cameriere: è entrato nella stanza e mi ha toccata
TRENTO. La gita scolastica in Trentino si è trasformata in un incubo per un'adolescente che ha denunciato di aver subito una violenza sessuale. Una storia incredibile che coinvolge un cameriere della struttura dove la ragazza - e i suoi compagni - erano alloggiati per la vacanza. Il gruppo, che arrivava dal nord Europa, aveva preso alloggio da pochi giorni in una struttura ricettiva del comune di Levico.
Tutto andava per il meglio: le giornate all'aria aperta, gli scherzi in compagnia e le visite alla scoperta di un luogo nuovo. La ragazzina protagonista di questa storia divideva la camera con altre due amiche e la porta della stanza restava sempre aperta, durante la notte, per dare la possibilità ai professori accompagnatori di poter controllare i ragazzi. Ma, secondo il racconto fatto dall'adolescente, la porta aperta sarebbe stata usata anche da un cameriere per poter accedere al suo letto e toccarle il sedere. Questo sarebbe successo verso l'una di notte della fine del marzo scorso.
La giovane stava dormendo quando ha sentito una mano passare sotto le lenzuola e toccarle il sedere. Dormiva un sonno profondo quindi si è resa conto di quello che è successo - così ha raccontato - ma non avrebbe avuto nessuna reazione. Dopo pochi minuti lo stesso uomo sarebbe rientrato con una torcia accesa. A questo punto la ragazzina si sarebbe svegliata definitivamente e grazie alla luce della lampadina, avrebbe anche riconosciuto il cameriere.
L'uomo, vistosi scoperto, sarebbe uscito dalla stanza e la ragazza, piangendo avrebbe quindi svegliato le due amiche (che fino a quel momento non si erano accorte di nulla) e piangendo avrebbe raccontato tutto. Lo stesso racconto, la mattina lo ha reso anche ai carabinieri indicando uno dei camerieri della struttura come quello che le aveva usato violenza mettendole la mano sul sedere.
Ora per l'uomo (che è siciliano di origine ma che risulta domiciliato a Levico che è aveva lasciato la struttura dopo la denuncia) c'è la richiesta di rinvio a giudizio. Così fra un paio di mesi il suo difensore d'ufficio, l'avvocato Marcello Paiar, affronterà l'udienza preliminare. L'accusa si basa sul racconto della ragazza che, allo stato è comunque tutto da verificare. Nella stanza, infatti, era buio e c'era solo la torcia a dare un po' di chiarore e la ragazza si era appena svegliata da un sonno profondo. Insomma le sue parole dovranno essere attentamente verificate e valutate.