Miss al Mart, Frisinghelli non ci ripensa
Evento contestato da una petizione e dalle dimissioni di Baldessarini. «È solo una sfilata di moda che chiude la Transalp»
ROVERETO. L’aria di bufera che da l’altro ieri tira forte sulla sfilata delle miss, in programma stasera al Mart, non accenna a calare. Bufera che ha portato alle polemiche dimissioni della vicepresidente dell’Agenzia per lo sport, Maria Baldessarini, e ha dato il via ad una raccolta di firme in calce ad un documento in cui si condanna fermamente la scelta di abbinare sport e bellezza, organizzando l’elezione di Miss Sportiva. Ottantacinque le roveretane che hanno preso posizione netta contro la sfilata e anche contro la scelta di realizzarla al Mart «istituzione fondata sulla modernità e proiettata nel futuro, dove devono trovare spazio manifestazioni che rappresentino e valorizzino le donne come protagoniste della nostra società e come portatrici di punti di vista e sensibilità diverse e complementari rispetto quelle degli uomini, non manifestazioni che le caratterizzino secondo stereotipi sorpassati di bellezza priva di contenuti e di realizzazione personale nel compiacimento dell'uomo!»
All’attacco dell’assessore Franco Frisinghelli anche il consigliere comunale della Lega Nord, William Angeli, che torna a criticare il doppio ruolo dell’amministratore, che oltre alla delega allo sport è anche presidente dell’Agenzia dello sport. «Mesi fa - dice – è stato istituito un gruppo di lavoro per ripensare il ruolo dell’agenzia. Mi è stato affidato l’incarico di coordinatore e, dopo qualche settimana, abbiamo presentato un documento, in cui si prevede che l’agenzia possa anche organizzare grandi eventi, ma sempre con il coinvolgimento delle società sportive. Il primo cittadino, cui il documento è stato consegnato un mese fa, s’è preso due settimane per valutarlo. Ma non abbiamo ancora saputo nulla. Intanto si organizzano manifestazioni come queste, che esulano completamente dalla “mission” dell’agenzia». A non scomporsi più di tanto è proprio Frisinghelli, che si dice rammaricato dal grande clamore e dalle inattese dimissioni di Baldessarini, ma determinatao ad andare avanti per la sua strada. «Ho saputo dalla stampa della sua scelta – spiega – e forse sarebbe stato più opportuno se l’avesse comunicata al direttivo, fissato tra qualche settimana, magari dopo averne parlato con il presidente. Per quanto riguarda la sfilata, è bene ricordare che si tratta dell’appendice finale di un evento sportivo molto più importante come la Transalp. Si tratta, alla fine, di una sfilata di moda con vestiti confezionati da artigiani e imprenditori del luogo. Per questo, io proseguo per la mia strada».
E le miss fanno litigare anche l’Upt: il coordinatore Giori prende le distanze dal consigliere Graziola: «Non ne abbiamo parlato e non condivido i suoi toni. Prendo atto della sua uscita dalla quale mi dissocio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA