Minorenne disperso sul Baldo
Riesce a dare l’allarme poi il cellulare si spegne. Recuperato nella notte sotto malga Campo
ROVERETO. E’ riuscito a lanciare l’allarme indicando vagamente la zona dove poteva essersi perso. Poi basta, il cellulare ha smesso di funzionare. Ma tanto è bastato ai soccorritori per ritrovare nel corso della notte un ragazzo di 17 anni di Mori che si era perso nella zona ai piedi dell’Altissimo. Lo hanno trovato (ad oltre 1600 metri di altitudine) nella zona di malga Campo un po’ infreddolito (era in canottiera e calzoncini corti), ma sano e salvo. E’ finita verso le 2,30 dell’altra notte la disavventura del diciassettenne partito nel pomeriggio da Brentonico diretto al rifugio Damiano Chiesa sull’Altissimo ma mai arrivato perché aveva smarrito il sentiero.
Verso le 21.30 quando ormai era già buio, il ragazzo ha telefonato al 115 lanciando l’allarme: «Ero diretto all’Altissimo, ma non trovo più il sentiero. In lontananza vedo qualche luce...» poi basta. La telefonata si è interrotta perché la batteria era quasi scarica. Dalla centrale operativa di Trento l’allarme è stato dirottato ai soccorritori della Vallagarina: dai carabinieri ai vigili del fuoco alle squadre del soccorso alpino. Tre le squadre che sono partite per raggiungere la zona vagamente indicata dal ragazzo. La squadra di Rovereto si è diretta partendo da Brentonico verso Festa, rifugio Campei e malga Campo; quella di Ala-Avio dal rifugio Graziani ai piedi dell’Altissimo; quella di Riva del Garda dai Prati di Nago. Ore di cammino alla luce delle torce nella speranza di individuare lo scomparso. E il ragazzo è riuscito per qualche secondo a riaccendere il cellulare e chiamare il 115 riuscendo soltanto a dire che vedeva le luci dei soccorritori e in lontananza i lampeggianti dei mezzi di soccorso. Ma nonostante lui urlasse e richiamare l’attenzione degli uomini del soccorso alpino, nessuno è riuscito a sentirlo. Nemmeno da malga Campo che dista poche decine di metri dal luogo dove il diciassettenne è stato poi ritrovato.
Divisi in diversi gruppi i soccorritori hanno battuto una vasta area ai piedi dell’Altissimo (infatti malga Campo si raggiunge anche dalla strada sterrata che si inoltra nei prati in prossimità del rifugio Graziani) e poi finalmente, quando ormai erano passate le due della notte, la fine di un incubo: il disperso, partito da Brentonico con vestiti leggeri, era infreddolito, ma sano e salvo. E così è stato fatto salire su un fuoristrada del soccorso alpino e riportato a Brentonico dalla sua fidanzata. (g.r.)
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