Michelon si candida alle provinciali
Il presidente della Comunità di Cembra in lista con il Patt. Se eletto si dovrà tornare al voto in valle nel 2014
VALLE DI CEMBRA. Sarà Aurelio Michelon il candidato per il Patt della val di Cembra alle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre. Dopo che la decisione era già nell’aria da qualche tempo, la conferma ufficiale è arrivata ieri, con una nota a firma di Martina Nardelli, coordinatrice della sezione locale del partito autonomista. Michelon attualmente è il presidente della comunità di valle di Cembra: se sarà eletto consigliere provinciale, in val di Cembra si dovrà quindi andare a nuove elezioni. Dalla sua, Michelon – 49 anni compiuti a luglio, residente a Ville di Giovo, sposato, padre di Davide e Angela, titolare di un autosalone – ha una certa esperienza nel ruolo di amministratore. Sindaco di Giovo dal 1995 al 2005, poi ancora consigliere di minoranza, nel 2010 era stato eletto presidente della comunità di valle, facendo incetta di voti (quasi l'83% delle preferenze).
«Michelon – sostiene Nardelli – è, per la sezione del Patt, la persona che meglio può rappresentare i bisogni della valle e del Trentino, specialmente in questo momento di difficoltà economica e gestionale». Se sarà eletto, dovrà però dimettersi dal suo attuale ruolo di presidente della comunità. Cosa accadrà in quel caso? «Se sarà così – spiega Nardelli – le nuove elezioni saranno in maggio 2014, un anno prima della naturale scadenza. Ma la nuova legislatura durerà un anno di più (6 anni). Quindi, in ogni caso, si vada ad elezioni di Comunità nel 2014 o nel 2015, si voterà una sola volta, senza alcuno spreco di denaro». D'altronde, nell'agenda politica della prossima legislatura provinciale rientrerà quasi di certo anche la discussione sulle comunità di valle. E Michelon si candida anche per poter portare la sua esperienza in merito. «L'idea della mia candidatura – commenta Michelon – è maturata pian piano, ci ho riflettuto molto». E proprio l'esperienza come presidente della comunità di valle sarebbe stato lo stimolo in più. «Ho maturato l'idea che in merito a questo ente si debba ormai passare dalla teoria alla pratica. Credo nelle comunità di valle, perché, per la conformazione territoriale del Trentino, il portare i servizi vicino alla gente penso sia molto positivo. In val di Cembra siamo partiti da zero, perché qui non c'era nemmeno il comprensorio; abbiamo lavorato molto, sbloccando situazioni in cantiere da anni (come la casa di riposo): ora ci vuole un salto di qualità, in modo che chi è impiegato nelle comunità possa operare veramente». E come si porrebbe, chiediamo, in merito ad un'eventuale riforma istituzionale delle comunità di valle? «Penso vi siano sicuramente delle cose da cambiare. Ma – conclude Michelon – parlando con molti politici a Trento mi sono reso conto che non sanno bene come funziona l'ente nella pratica; credo serva qualcuno che possa portare la propria esperienza diretta, e quei cambiamenti che servano a migliorare. Tutte le forze politiche che hanno candidato sembra vogliano metter mano alla riforma istituzionale; io, se sarò eletto, porterò la mia esperienza diretta».
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