«Masere», il pressing del sindaco sulla Comunità
Lavis, di recente si è tenuto un vertice sul centro commerciale con Rossi Il primo cittadino sicuro che non ci sarà dietrofront, ma la decisione è di Tait
LAVIS. Tutto tace intorno al progetto del centro commerciale alle Masere di Lavis, ma non significa che l'idea sia stata accantonata, anzi. Le ultime notizie sono quelle del passaggio in consiglio comunale lo scorso dicembre, quando era stato approvato il piano attuativo; poi il silenzio, almeno ufficiale. Di commercio a Lavis non si è parlato nemmeno al momento della recente approvazione della variante al piano regolatore; su questo aspetto, ha spiegato il sindaco Graziano Pellegrini, in consiglio la discussione sarà affrontata a parte, quando dovranno essere recepite le norme della legge Olivi. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Trentino, comunque in questi mesi l'argomento Masere non sarebbe rimasto in un cassetto, anzi ci sarebbe stato un coinvolgimento sul tema anche del presidente della Provincia, Ugo Rossi, che - sempre da voci di corridoio - sarebbe intenzionato quanto meno a trovare una soluzione alla questione, da troppo tempo bloccata.
Di certo c'è il fatto che, di recente, si è tenuto in gran segreto un incontro fra lo stesso Rossi, il sindaco di Lavis Graziano Pellegrini ed il presidente della comunità di valle Gianluca Tait: sul tavolo appunto la questione Masere. «Ma si è trattato solo di un incontro informativo», secondo Tait. Il coinvolgimento della Comunità di Valle non è comunque un aspetto secondario: spetterà a questo ente, entro fine anno, definire con un piano stralcio quali siano le esigenze commerciali sul suo territorio. Ovvero: se servano o meno nuove superfici per questa attività. Ma sugli effetti del piano stralcio non c'è comunque accordo: c'è chi sostiene che ormai l'iter per il nuovo centro commerciale alle Masere sia in una fase troppo avanzata (con già il parere positivo nella valutazione d'impatto ambientale), perché la Comunità possa imporre un veto, cancellando di fatto un progetto già previsto a livello comunale. Altre fonti, vicine all'assessorato di Olivi, sostengono invece che, dal punto di vista normativo, la comunità possa dire la propria sul tema sino in fondo, ed imporre un veto che costringerebbe Lavis ad abbandonare il progetto di un centro commerciale, con la possibilità semmai di limitarsi ad un'area commerciale, con piccole superfici di vendita.
Ovviamente lo scontro fra queste due diverse interpretazioni si presenterebbe solo se lo studio della Comunità di Valle rivelasse la mancata esigenza di nuove strutture. Tutto si risolverebbe a favore del centro commerciale, se invece questo progetto fosse condiviso dallo stesso piano territoriale di comunità. A questo proposito, nelle prossime settimane arriveranno i risultati del Politecnico di Torino, incaricato di elaborare uno studio sulle esigenze della comunità di valle. Considerando che l'elaborazione dei piani stralcio prevede comunque il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali, secondo le indiscrezioni, in queste settimane il sindaco di Lavis starebbe spingendo, affinché venga riconosciuta l'importanza di questa struttura per l'intero territorio della Rotaliana-Königsberg. Sarebbe la soluzione più semplice per sbloccare la vicenda; ma ci sono vari aspetti da mettere sui piatti della bilancia, non ultima l'esigenza di provare, in tempi di crisi economica, la sostenibilità e l'importanza di un centro commerciale a Lavis.