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Marinaio, cade il tabù: ecco il bar sempre aperto

Il titolare Giovanni Groff spiega la scelta di lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7: «Siamo orgogliosi di essere i primi in Trentino. Non è un locale per nottambuli, ma per chi esce dall’autostrada o lavora di notte»


di Giuliano Lott


TRENTO. La nuova legge sulla liberalizzazione degli orari per i pubblici esercizi è realtà da alcuni mesi, ma finora nessuno ne aveva approfittato al massimo grado. Da metà giugno Giovanni Groff, titolare del Marinaio, ha adottato per primo in provincia l’apertura 24 h, 7 giorni su 7. E i riscontri non mancano. Nessuno prima, eccettuati i distributori automatici di alimentari (ma le differenze sono evidenti) aveva osato tanto in Trentino. «É un’idea che era già nei nostri programmi - spiega Groff - e l’ambizione è di diventare un punto di riferimento per chi esce dall’autostrada e ha bisogno di ristoro, o per chi ha orari di lavoro particolari, perché finisce a tarda ora o inizia molto presto».

Groff è cosciente dei problemi connessi alla sua scelta radicale. Ma il rischio che un’orario spinto alla massima estensione trasformi il locale in un refugium peccatorum per gli sbandati della notte è limitato in parte dalla legge, che vieta la distribuzione di alcolici dalle 3 alle 5.30 del mattino, e in parte da un’oculata gestione, necessaria per mantenere l’appeal del bar. «I limiti imposti dalla legge per la vendita di alcolici rappresentano un grosso vantaggio per noi - racconta il titolare del Marinaio -, altrimenti i “residuati” delle notti brave si concentrerebbero tutti qui dopo una certa ora. Su un altro versante, le redini del locale, come dico sempre, devono essere saldamente in mano al gestore. Il bar deve essere un locale tranquillo, proprio come durante le ore del giorno. Ci vorrà un po’ di tempo per farlo capire alla gente, ma sono fiducioso. Ne parlavo proprio l’altra sera con alcuni clienti reduci da una riunione di lavoro terminata a tarda ora. Già nel primo mese e mezzo abbiamo notato un piacevole consenso da parte di chi ha orari di lavoro diversi dalla norma. C’è una folta fascia di gente che finisce tardi di lavorare o inizia all’alba. Ma è anche un luogo pensato per i turisti di passaggio, che una volta usciti dal casello dell’Autobrennero non sanno che pesci pigliare. Noi puntiamo su di loro, per fornire un servizio di qualità».

Groff ci tiene a dare un’immagine positiva del suo “24h”. «Da trentino, sono orgoglioso di essere il primo a tentare la strada del “sempre aperto”. Certo, ci favorisce in questo soprattutto la posizione, vicina ai caselli dell’A22, e la zona un po’ isolata. Ma è chiaro che per fornire una comodità a chi frequenta le ore notturne non ci possiamo permettere alcuna leggerezza, la gestione deve essere impeccabile. Il rischio che corriamo è che si rovini il buon nome del locale»

L’avventura è appena cominciata, e a Groff serviranno molte energie per seguire l’attività con un orario così lungo. «Ventiquattr’ore? Direi 25, ci alziamo sempre un’ora prima per essere pronti» scherza il titolare.

In futuro, assicura, l’offerta del Marinaio intende ampliarsi. Non nell’estensione dell’orario, ovvio, quanto nel servizio. «Ci piacerebbe proporre della musica per i nostri clienti, qualcosa di soft, compatibile con una tranquilla gestione del locale. Vedremo se col tempo sarà possibile»

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