Manca personale, soccorsi ai volontari
Da ieri e fino a settembre dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì . Con le ferie il 118 non è in grado di coprire tutti i turni
ROVERETO. Da ieri e per due mesi nelle ore diurne non saranno mezzi e personale del 118 ad arrivare sulle emergenze: fino alla fine di agosto ad affiancare l’auto sanitaria (a bordo un infermiere ed un operatore del 118) saranno i volontari delle associazioni lagarine convenzionate con la Provincia. Si torna alla normalità nelle ore notture. La causa è la stessa che tante polemiche ha provocato a più riprese nell’ultimo anno: carenza di personale. Non c’è modo di far tornare i turni in periodo di ferie, e quindi le ferie sono state concentrate nei due mesi di luglio ed agosto e i volontari sono stati chiamati a supplire all’assenza dei loro colleghi.
La situazione era precipitata già alla fine dell’estate scorsa, in seguito ad alcuni pensionamenti. Mancavano 4 dipendenti rispetto alla pianta organica. Anche allora si tamponò per un mese e mezzo (da settembre) con i volontari, ma di fronte alle polemiche e agli allarmi per il depotenziamento della sanità roveretana, l’allora assessore alla sanità Ugo Rossi era stato categorico: solo un problema organizzativo che sarebbe stato risolto a breve, reintegrando la pianta organica. Diceva, già da ottobre.
Siamo a luglio, dai pensionamenti è passato quasi un anno e a fronte delle ferie (prevedibili e pianificabili: si trattasse di malattie o congedi parentali sarebbe diverso) l’organico si dimostra insufficiente per garantire il servizio. Tanto da rendere necessario il ricorso ai volontari. Sulla cui preparazione, dedizione e passione nessuno può dire men che bene, ma che rimangono volontari e si vedono assegnare uno dei compiti più delicati - il primo soccorso - della sanità pubblica. Tra l’altro riproponendo una soluzione che era stata prospettata come del tutto eccezionale ed irripetibile meno di un anno fa: che riprenda fiato chi prospetta da tempo l’avvicinamento ad una esternalizzazione del servizio, è forse più inevitabile che probabile.
«Qua si gioca sulla vita delle persone - non si fa pregare a dire la sua il consigliere leghista Viliam Angeli - ed è assolutamente intollerabile. Non è possibile che un anno non basti per fare quattro assunzioni, non è accettabile che si sia fatta scadere la graduatoria di tre anni fa col rischio ora di perdere altri mesi. E i responsabili non possono nemmeno invocare blocchi delle assunzioni e spending review, perché quello dell’emergenza è l’unico settore che è stato esentato dal rispettarli. I volontari sono encomiabili e bravissimi, ma altre sono le loro funzioni. E non possono avere l’affiatamento col resto della struttura dell’emergenza che hanno i dipendenti. Trovo inaccettabile questo grave passo indietro per la sicurezza dei roveretani. E ancora più pensando che Rossi, già assessore alla sanità, queste cose le sa benissimo».
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