Malore al nido, muore bimbo di 7 mesi

Inutile la corsa dalla scuola all’ospedale di Arco: il piccolo Alessandro Nodari è spirato al pronto soccorso



TORBOLE. E' una tragedia che lascia senza parole quella che ha colpito ieri la famiglia Nodari di Torbole, perché perdere un figlio che aveva appena cominciato il proprio cammino di vita, e che è passato dal sonnellino pomeridiano alla morte nel giro di poco, è un dramma inenarrabile e che si fa fatica non solo a concepire ma anche a raccontare.

La disgrazia è avvenuta intorno alle 15, all'ospedale di Arco, dove Alessandro è stato portato in tutta fretta dalla nonna paterna, Tullia, che lo aveva appena prelevato dall'asilo nido privato (La Chioccia di via Cerere) situato non lontano dal noscomio. La dinamica dei fatti è ancora da ricostruire ma da quanto si è appreso sembra che il piccolo stesse dormendo, come fanno dopo pranzo tutti i bambini che frequentano i vari asili nido e le altre strutture convenzionate con il Comune, quando la situazione ha cominciato a mutare, anche se inizialmente non in maniera preoccupante. Da qui la decisione dell'asilo di allertare un familiare, in questo caso la nonna, che è subito salita da Torbole ad Arco per capire cosa avesse il nipote.

E' a quel punto che le cose hanno cominciato ad aggravarsi, tanto da indurre la nonna a mettere in macchina il bimbo e a portarlo velocemente al vicino Pronto Soccorso. Una volta giunti all'ospedale il quadro clinico del piccolo è precipitato ulteriormente costringendo i sanitari ad iniziare un lungo e straziante tentativo di rianimazione che è durato quasi un'ora, purtroppo senza successo. Ai medici di Arco non è rimasto altro da fare che constatare il decesso del bambino. Non si esclude che il drammatico episodio possa rientrare in quei casi di “morte bianca”, che purtroppo ogni anno colpiscono alcuni bambini. Solo gli eventuali accertamenti medici potranno sciogliere i dubbi.

La notizia ha cominciato a circolare a Torbole nella serata di ieri, abbattendosi con la furia di un uragano su di una comunità già piegata da alcuni recenti lutti. La famiglia Nodari è molto nota nella zona dell’Alto Garda in quanto titolare dell'albergo Baia Azzurra che si affaccia direttamente sul lago, subito dopo l’uscita dalla galleria che proviene da Riva. Il papà di Alessandro, Matteo, è docente di Scienze integrate all'istituto Gardascuola ad Arco, e quando può dà una mano alla famiglia in hotel, mentre la mamma, di origine asiatica, è informatica e ricercatrice all'Università di Trento dopo aver lavorato per la Microsoft. I Nodari sono conosciuti anche per il loro impegno in campo sociale, come dimostrano i progetti avviati in vari Paesi in giro per il mondo.













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