Malé, sì alle telecamere nei punti «sensibili»

Il consiglio comunale ha approvato il provvedimento che prevede 8 apparecchi Costo totale 30 mila euro, compresi 11 punti wi-fi. Passa anche la variante Prg


di Eva Polli


Impostare una videosorveglianza compatibile con l’attuale normativa della privacy, non è semplice: ne sa qualcosa l’assessore Franco Andreis che si sta occupando da moltissimi mesi di questo problema e che ha finalmente potuto portare in consiglio comunale, strappando l’unanimità, costi e punti scelti per le 8 telecamere, 7 fisse e una mobile che terranno sotto controllo comportamenti di utenti poco virtuosi nei punti considerati nevralgici a Malè. Non sono mancate perplessità dei consiglieri comunali sull’ubicazione fatta di concerto con la Polizia stradale; uno di queste unità fisse dovrebbe esser collocata proprio di fronte alla caserma della Polizia, altre dovrebbero esser sistemate nella zona commerciale, ad Arnago, a Magras, all’inizio del ponte dei Molini, al Parco giochi, sopra l’hotel Michela; niente paura a svelare la loro presenza. Un’immancabile cartello, nel rispetto delle norme, ne svelerà la presenza e comunque il progetto dovrà esser vistato da un organismo provinciale per la sicurezza. Una volta installate le telecamere per un costo di 1.195 euro ciascuna, le immagini che esse rimandano, grazie ad un sistema che sfrutterà di rimando la presenza dell’antenna sotto il monte Peller, potranno esser conservate per sette giorni. Il costo totale comprensivo anche di 11 punti wifi, sarà di 30.000 euro.

Il Consiglio ha nominato anche i rappresentanti del Comune nel Comitato di gestione della scuola materna, Rita Zanon per la maggioranza e Roberta Matteotti per la minoranza, ma nel corso del dibattito la stessa minoranza che aveva presentato un’ interrogazione per conoscere tempi e costi della ristrutturazione dell’edificio, dichiarando la propria insoddisfazione per la risposta del sindaco, ha convenuto con il primo cittadino che vada stigmatizzata la mancata convocazione da parte dell’ente gestore dell’attuale rappresentante della maggioranza, Daniele Gosetti. La spesa prevista per avere un edificio all’altezza delle esigenze è di 2.968.874 euro di cui 1.621.000 saranno coperti da contributo provinciale e il restante 20% deriverà da un mutuo. La spesa per addobbi floreali per l’allestimento dei “Vecchi mestieri” è stata pari a 6.513 euro con un risparmio di 10.000 euro sulla spesa degli anni precedenti, una diminuzione salutata con piacere anche da Carlo Marinelli di Malè viva che, ancora in un’interrogazione, aveva segnalato una trascuratezza nella cura e pulizia di fioriere, pozzetti, manti stradali e altri aspetti di ordinaria manutenzione.

Un sassolino si è tolto l’assessore Giuliano Zanella nel commentare i dati positivi dell’ Sgs illustrati nella relazione trimestrale da Gianfranco Rao che vedono un utile di 37.449 euro, contro una perdita netta di 53.000 euro registrata l’anno scorso nello stesso periodo. «Allora - ha detto Zanella - far ricoprire il ruolo di presidente della Società all’assessore allo sport, non è stata poi una scelta così negativa».

Infine è stata approvata la variante al Prg per l’adeguamento alla legge Gilmozzi spuntando per Malè, dal 2010 al 2020, una previsione di 29 alloggi per una volumetria totale di 450 metri cubi e verrà attribuito alla borgata un contingente annuo di 1300 metri cubi con possibili cambi di destinazione d’uso e il recupero di quelli non utilizzati di anno in anno purché si resti all’interno della quota complessiva di 13.000; ciò nell’intento di favorire la valorizzazione dei centri storici del paese.













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