Levico, l’alberghiero «taglia» i bidelli
Il dirigente Samaden: «Pensiamo di esternalizzare le pulizie». A rischio 4 dipendenti e in allarme anche 3 della segreteria
LEVICO TERME. La prospettiva di una riduzione del personale per il prossimo anno all’Istituto di formazione professionale alberghiero di Levico Terme, preoccupa molto i dipendenti Ata, tra i quali 4 rischiano di perdere il posto, 2 sono precari e uno con contratto annuale che, solo l’altro giorno (9 maggio) si sono visti recapitare una lettera a firma del dirigente, nella quale «si comunica di aver avviato un lavoro di riorganizzazione interna di concerto con le competenti dirigenti della Provincia con l’intento di arrivare ad un miglioramento del modello organizzativo gestionale».
La lettera - che è stata «inviata solo per scrupolo - dice il dirigente Federico Samaden, da noi sentito su tale questione - per rendere partecipe tutto il personale Ata di un’ipotesi, tra le altre, su cui stiamo ragionando, ma che è lontana dall’essere definitiva» - riporta uno schema riassuntivo della ipotetica disponibilità di posti che le strutture di Rovereto e di Levico Terme potrebbero avere nel prossimo anno scolastico, dal quale, conti alla mano, vengono a ridursi a Levico Terme 7 posti di lavoro coperti a oggi da 4 bidelli, 2 segretarie e un contratto annuale. I dipendenti avevano la possibilità di chiedere il trasferimento entro il 13 maggio.
«Stiamo pensando, dentro un progetto di ampio respiro, - continua Samaden – di potenziare la segreteria di Rovereto, storicamente sede legale dell’istituto. Ma anche qui le ipotesi al vaglio sono alcune, con vari schemi possibili di attuazione. Per i bidelli, che consideriamo una figura di primo piano dentro la funzione educativa della scuola, una valutazione sui trascorsi e dentro una prospettiva di spending review, stiamo pensando, sempre ipoteticamente e disponibili a sottoporre questa idea al vaglio delle parti sociali e in concerto con il Dipartimento della conoscenza, di poter appaltare il servizio di pulizia, tanto più oggi normato com’è da standard di qualità e di sicurezza».
Quindi, si sostituirebbe una figura centrale come quelle del bidello, semplicemente con un servizio di pulizia (la Lega Nord ha già presentato una interrogazione in Provincia)? «Ripeto - dice Samaden - i bidelli sono il vero motore della scuola, multi funzione, raccolgono le confidenze dei ragazzi alle quali spesso noi non arriviamo, ma “se fossero veramente così” saremmo i primi a proporli per un affiancamento degli studenti in un percorso che li veda trasmettere quelle competenze professionali che integrano la formazione di un istituto alberghiero, dentro un progetto didattico che li valorizzi per quello che fanno. Storicamente, non è stato così».
Se una squadra non funziona salta l’allenatore e non i giocatori. «Sono un dirigente provinciale, posizionato nel settore scuola, al secondo mandato. Sto dialogando da due anni con il Dipartimento della conoscenza per implementare un modello di gestione che abbia una contabilità per budget. La scuola però è un elefante e stenta a stare dietro alle dinamiche richieste da un’azienda come questo istituto».
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