«Le Valli», negozi aperti tutte le domeniche

Borgo, la richiesta del centro commerciale in base a una sentenza della Consulta Il sindaco Dalledonne annuncia: «Rilasceremo una concessione in deroga»


di Marika Caumo


BORGO. Domenica il centro commerciale Le Valli quasi certamente rimarrà aperto. La struttura, che dal 16 gennaio e fino a marzo, a seguito della Legge provinciale numero 17 (la cosiddetta Legge Olivi), avrebbe dovuto rimanere chiusa durante le domeniche, ha già inoltrato richiesta per tenere le serrande alzate, in virtù della recente sentenza della Corte Costituzionale che di fatto contrasta con la Legge Olivi sulle aperture domenicali e festive dei negozi.

La sentenza della Corte Costituzionale (n. 299/2012), ha stabilito, infatti, che la tutela e la promozione della concorrenza sono materie di esclusiva competenza statale. Ora, nel 2011 la Legge Olivi aveva stabilito che Borgo era un Comune a media attrattività, consentendo aperture domenicali e festive in 7 mesi l'anno più dicembre. Era stata una sorta di "declassificazione" visto che prima negozi potevano aprire la domenica per nove mesi più dicembre. La sentenza della Corte Costituzionale ora ribalta tutto.

«E il centro commerciale, che stando alla delibera comunale dal 16 gennaio avrebbe dovuto chiudere per due mesi, ha prontamente avanzato la richiesta di poter proseguire, aprendo tutte le domeniche ed i festivi, sin dal 20 gennaio», spiega il sindaco Fabio Dalledonne. Tra le motivazioni: il rischio del fatturato, il pericolo posti di lavoro, lo sfruttamento di ogni opportunità di vendita e la sopravvivenza delle stesse aziende che vi operano. «Mi chiedo: il personale è d'accordo? Ed i sindacati anche? Certo, tanto chi lavora la domenica viene pagato di più. Allora noi che cosa dovremmo fare? Anche questa volta dire di sì - si sfoga il sindaco -, ma quale Autonomia, quale tutela etico-sociale, morale! Di che cosa vogliamo parlare? Nel concreto voglio vedere se, in questo momento di crisi, presso il Centro Commerciale sarà assunto un solo dipendente in più. Personalmente non lo credo, attendo fiducioso riscontro». Al di là di questo, il Comune non può dire no alla richiesta, visto che la norma nazionale ora non pone limiti.

Dal punto di vista prettamente giuridico la Legge Olivi non viene disapplicata da questa nuova sentenza, ma dovrà essere modificata. In attesa di ciò (un mese e mezzo il tempo ipotizzato), i Comuni possono porre in essere, in via amministrativa, interventi idonei ad ampliare la facoltà dell'apertura festiva. La Giunta comunale di Borgo si riunirà oggi per discuterne. «Alcuni Comuni hanno abbozzato, in attesa di quanto stabilirà la Provincia, un atto con il quale, in via "cautelativa" concedono le aperture libere. Il non farlo, probabilmente anzi certamente, varrebbe l'ennesimo ricorso e la richiesta dei danni. Questo è amministrare oggi: un continuo ricatto – conclude -. Noi stiamo pensando ad una concessione di una deroga con riserva, nel senso che se poi la Provincia decide di resistere, possiamo recuperare le domeniche concesse, ci riserviamo di tornare indietro». Una delibera del Comune è comunque necessaria, serve l'autorizzazione e dovrà essere fatta entro domenica.

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