Lavis, presto l’acqua arriverà con l’Air

La decisione in consiglio la prossima settimana. Il vicesindaco Franch: «Miglioreranno la qualità e i servizi ai cittadini»


di Daniele Erler


LAVIS. Sembra ormai cosa fatta l’adesione di Lavis ad Air, l’azienda idrica Rotaliana, di proprietà pubblica, che si occupa già del servizio idrico in alcuni centri a nord di Lavis (i proprietari dell’azienda sono S. Michele, Mezzocorona, Mezzolombardo e Tuenno). In realtà sarà il consiglio comunale a discutere l’argomento, in un’apposita seduta giovedì prossimo. Nei mesi scorsi, comunque, anche alcuni membri delle minoranze si erano dichiarati favorevoli a questa prospettiva. In sostanza, Lavis si prepara così a cambiare gestore dell’acqua.

Dietro a quello che sembra un semplice affidamento di un servizio, in realtà c’è di più. Nei prossimi anni, infatti, dai rubinetti dei cittadini di Lavis potrebbe uscire acqua di una qualità nettamente migliore. Perché il progetto di Air è di fare arrivare sino a Lavis, e poi anche a Trento, l’acqua pura ottenuta dalla sorgente Acquasanta, in località Maurina (Spormaggiore). L’adesione di Lavis è attesa per sbloccare anche la situazione di altri comuni (Zambana, Nave S. Rocco, Faedo e Roveré della Luna) che già avevano dichiarato la volontà di aderire ad Air. Dopo il passaggio in tutti i consigli comunali, dal prossimo gennaio Air dovrebbe quindi subentrare all’attuale gestore, Dolomiti Reti. Quanto al progetto di collegamento con la sorgente di Acquasanta è già pronto, ma per l’inizio dei lavori ci vorrà invece più pazienza, visto che servirà comunque un contributo provinciale per dare il via ai lavori. La speranza, comunque, è che proprio l’adesione di Lavis, ed un possibile interessamento di Trento, possa portare ad una svolta. Tutto questo, rassicura il vicesindaco Bruno Franch, non porterà comunque ad un aumento delle tariffe. «Oltre a questo aspetto – spiega – abbiamo insistito per altre questioni di servizio e regolamentari, che riguardano direttamente l’utente: una serie di vantaggi, che abbiamo sviscerato punto per punto. Per ogni esigenza, ad esempio la richiesta di un allacciamento, ci si potrà rivolgere direttamente in municipio a Lavis».

«Alla fine – aggiunge Franch – si sono risolte tutte le questioni tecnico-amministrative, per cui arriviamo in consiglio con una proposta dall’indubbia valenza». Tornando ai dettagli del progetto, per concludere il collegamento con la sorgente, sono previsti tre diversi lotti (il tronco Rocchetta-Mezzolombardo; quello fra Mezzolombardo e Zambana; quindi un ultimo fra Zambana e Lavis). Il costo totale è quantificato in sei milioni e mezzo. Vista l’importanza dell’opera dal punto di vista sociale ed economico, nonché per la sua valenza provinciale, l’azienda conta di riuscire ad ottenere un contributo per almeno l’80 per cento, da Provincia e Comunità di valle. Il resto spetterà ai Comuni. Priorità sarà data al secondo tronco, che permetterà di servire Nave S. Rocco e Zambana, dove l’acqua (proveniente dalla sorgente Trementina) è scarsa, oltre che torbida in caso di precipitazioni intense. In caso d’integrazione, attualmente interviene il pozzo di Zambana vecchia, la cui acqua ha però elevate percentuali di arsenico.













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