La vecchia cabina dei vigili diventa rifugio dei senzatetto
All’incrocio di via Torre Verde c’è chi l’ha scelta come riparo Un mini-accampamento anche tra gli uffici di via Segantini
TRENTO. Incrocio tra via Torre Verde e via Bernardo Clesio; via Segantini nel complesso che ospita gli uffici della Procura, della Corte d’Appello e di Trentino Marketing: ovvero quando la strada smentisce le versioni ufficiali di un «problema senza tetto risolto». All’incrocio di via Torre Verde si trova una cabina ormai in disuso, utilizzata in passato dalla Polizia Municipale per il controllo del traffico e per il funzionamento manuale dei semafori. Un disperato e speriamo che sia uno solo, ha sfondato un pannello della porta che dà sul marciapiedi, portando all’interno un po’ di tutto: cartoni a terra per un tentativo di isolazione, poi sacchi sui quali ci sono traccie di pasti frugali – una vaschetta con ancora delle sardine – e qualche coperta. Stiamo parlando di uno spazio pari a quello di una cabina telefonica.
Dalla strada il giaciglio non è visibile, ma anche dal marciapiede non è facile notarlo, praticamente impossibile di notte. Facciamo qualche metro, superiamo la Caserma della Finanza e arriviamo al complesso che ospita tra gli altri uffici, quelli di Trentino Marketing e della Procura, percorrendo il lato che dà su via Segantini (a poca distanza dalla sede della Cooperazione) ci si trova di fronte ad un mini-accampamento. Nello spazio che divide il fabbricato dalla strada, ci sono scale sia in salita che in discesa, sotto alle quali ha trovato dimora un gruppo di disperati che lo ha trasformato in una “ residenza”. Almeno quattro i sacchi a pelo posizionati nello spazio più riparato, a protezione cartoni, sacchi, ma anche resti di alimenti e scarti di vario genere: di fronte alle finestre degli uffici della Provincia. Le foto le abbiamo scattate ieri mattina e questa mini-baraccopoli era animata, nel pomeriggio si sentiva un tranquillo chiacchierare. Non si tratta certo di invisibili che arrivano a notte tarda e se ne vanno alla mattina presto trovando rifugio in periferia. Ci troviamo in un incrocio trafficato e vicino a uffici statali e provinciali con annessa presenza delle forze dell’ordine. Spostandosi di poco, di fronte al negozio dell’ antiquario Gasperetti, nello spazio vuoto che si trova tra le vetrine della Mediolanum e della Giocheria, ci sono tracce di un altro giaciglio. Realtà che nessuno, nella benestante Trento, sembra voler vedere.(d.p.)