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La Protezione civile è partita per Ischia

Un colonna mobile di tecnici trentini raggiungerà l’isola per valutare l’agibilità e la funzionalità statica degli edifici



TRENTO. La Protezione civile trentina parte per Ischia. A qualche giorno dal sisma che è costato la vita a due donne e provocato il ferimento di altre 40 persone, da Trento sono partite due squadre di tecnici e di ingegneri dell’Ordine di Trento, ma potrebbero presto essere inviati anche altre squadre se ci sarà necessità. Per il momento, la Protezione civile trentina invierà nelle prossime ore sull'isola di Ischia un gruppo di tecnici abilitati, detti "agibilitatori" con il compito di rilevare i danni agli edifici e strutture lesionati dal sisma del 21 agosto scorso. Tale compito sarà svolto da ingegneri messi a disposizione dall'Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento e che partiranno con una colonna mobile della Protezione civile trentina il cui invio ad Ischia è stato autorizzato ieri dalla Giunta provinciale.

«La richiesta pervenutaci dal Dipartimento della Protezione civile nazionale - spiega l'assessore Tiziano Mellarini - riguarda per il momento l'invio di tecnici per l'accertamento dei danni agli edifici finalizzato alla verifica della loro agibilità, così come abbiamo già fatto in passato in occasione di altri eventi sismici, ma siamo pronti, se si rendesse necessario, ad inviare sull'isola di Ischia anche altro personale della nostra Protezione civile».

Il dirigente del Dipartimento Protezione Civile Stefano Devigili aggiunge: «Per il momento inviamo due squadre di tecnici che hanno il compito di valutare la funzionalità statica degli edifici». Si tratta di un compito molto importante nelle fasi successive ai terremoti. Anche dopo il terremoto di Amatrice gli ingegneri trentini e i tecnici della Protezione civile erano scesi in Centro Italia con il compito di valutare la funzionalità statica degli edifici.

Si tratta di un compito molto importante perché, dopo l’iniziale evacuazione dopo la scossa, si tratta di vedere quali famiglie potranno rientrare in casa e quali, invece, dovranno andare in albergo.

Oltre agli ingegneri trentini, faranno parte della colonna mobile anche i tecnici volontari che hanno frequentato un corso di 60 ore organizzato dalla Protezione civile già negli anni scorsi. Le prime due squadre dovrebbero rimanere nell’isola una settimana, ma è previsto già un avvicendamento con altre squadre che dovrebbero raggiungere la Campania a inizio settembre. Il Trentino dimostra di essere sempre in prima fila nel portare aiuto dopo le grandi calamità naturali e anche in questa occasione i tecnici trentini si rendono utili. Senza dimenticare che la sala operativa di Trento coordina le protezioni civili delle altre regioni in queste occasioni.













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