Prostituzione a mori

La «maitresse» domenicana patteggia un anno e 11 mesi

MORI. Era accusata di aver messo in piedi e gestito, insieme al compagno albanese, una vera e propria casa di appuntamenti in centro a Mori, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013. Attività che i...



MORI. Era accusata di aver messo in piedi e gestito, insieme al compagno albanese, una vera e propria casa di appuntamenti in centro a Mori, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013. Attività che i carabinieri della compagnia di Rovereto con i colleghi della stazione di Mori avevano posto fine, arrestando lei e il compagno. Ieri mattina, Ala Asuncion Perez , domenicana di 43 anni, è comparsa davanti al gup di Rovereto Monica Izzo per rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione. La donna ha scelto la via del patteggiamento: per lei 1 anno e undici mesi di reclusione, più una multa di 600 euro. Il giudice ha anche disposto la confisca del denaro - meno di 3 mila euro - che i militari dell’Arma avevano trovato all’interno dell’abitazione al momento del blitz. La coppia “metteva a disposizione” delle ragazze una camera della loro abitazione. Questo avveniva tutti i pomeriggi e le giovani potevano usufruirne per un paio di settimane dopodiché l’alloggio veniva affittato a un’altra ragazza. Ingente il giro d’affari.: l'80 per cento dei frequentatori arrivava da Rovereto e dagli altri centro della Vallagarina, un altro 10 per cento scendeva a Mori da Trento, da Levico, da Mezzocorona e da altri centri limitrofi al capoluogo, ma qualche cliente saliva anche dal Veronese. Si trattava di uomini di età compresa tra i 25 e i 50 anni di ogni estrazione sociale: impiegati, operai, liberi professionisti.













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