La giunta blocca l’Imu e tiene la Tasi al minimo
L’esecutivo fissa le aliquote delle imposte evitando di gravare sui perginesi La delibera permette a Oss Emer di portare il bilancio 2014 in consiglio comunale
PERGINE. Confermate le aliquote Imu dell’anno scorso. La giunta le ha approvate senza alcuna modifica rispetto alle decisioni della passata amministrazione. L’attenzione naturalmente sulla nuova tassa, la Tasi.
Le aliquote sono quelle indicate nel Protocollo d’intesa sulla finanza locale e precisamente: aliquota ridotta 1 per mille con detrazione 50 euro per abitazione principale (qualsiasi categoria); aliquota ridotta 1 per mille con detrazione 50 euro per immobili assimilati ad abitazione principale quali ad esempio quelle possedute da anziani; aliquota ordinaria; 5 per mille su tutte le categorie di immobili anche A10, C1, C3, D non utilizzati per lo svolgimento di attività economiche; aliquota ordinaria 1,5 per mille per immobili occupati (solo sul 90% dell’imponibile); non pagano le aree fabbricabili che sono già soggette al pagamento della Imu; parificate a quelle utilizzate per lo svolgimento di attività economiche (C1 negozi e botteghe, C3 laboratori per arti e mestieri, gruppo D opifici, alberghi, teatri, case di cura, fabbricati per attività industriali, fabbricati per esigenze di attività commerciale. Sono esclusi dall’agevolazione gli immobili delle categorie D5, banche ed assicurazioni e D10 fabbricati strumentali rurali ed immobili utilizzati per attività professionali; aliquota 1.5 per mille per fabbricati della categoria D5; aliquota ordinaria 1.5 per mille per fabbricati della categoria D10; esenti gli immobili Itea; ridotta 1 per mille per fabbricati rurali strumentali che peraltro sono esenti per l’Imu se presentano le condizioni di uso stabilite; aliquota 1.5 per mille per fabbricati inagibili/inabitabili; aliquota 1.5 per mille per fabbricati storici agevolati in regime Ici con ridefinizione rendita ed in regime Imu con riduzione base imponibile del 50%; esenti i fabbricati destinati al culto, per attività assistenziali, previdenziali, culturali, ricreative, sportive e di proprietà pubblica. Non si paga nulla se l’importo minore di 12 euro.
Con l’individuazione delle aliquote Imu e Tasi si è rimediato all’inghippo burocratico che aveva provocato la sospensione della trattazione del bilanci e il suo rinvio alla prossima settimana. In un primo momento sarebbe stata sufficiente l’approvazione con successiva variazione al bilancio, poi invece, la Provincia aveva comunicato ai Comuni di non approvare il documento contabile. In tutta fretta era stata convocata la riunione dei capigruppo e spostato di mezzora l’avvio dei lavori consiliari (questo giovedì sera). Ma la cosa non era finita lì. Con Daniele Lazzeri (Alternativa) promotore, era stato deciso di inviare alla Provincia un documento di “biasimo” che poi è stato condiviso solo dalla maggioranza (e Lazzeri).