L’uovo di Pasqua? Cioccolato crudo e fiori di cocco

Trento. L'uovo di Pasqua più originale ed esclusivo? E' quello realizzato con puro cioccolato crudo, dolcificato con zucchero di fiori di cocco e temperato a mano, in modo artigianale. Lo si può...



Trento. L'uovo di Pasqua più originale ed esclusivo? E' quello realizzato con puro cioccolato crudo, dolcificato con zucchero di fiori di cocco e temperato a mano, in modo artigianale. Lo si può trovare (pare unico prodotto di questo tipo in Europa) alla pasticceria vegana Black Sheep di via Lunelli, a Trento. La filosofia della pasticceria ideata da Michele Granuzzo, 25 anni, che con sua sorella Sofia da tre anni ha avviato l'attività nata da una passione, è che mangiare biologico e vegano fa bene alla salute ed aiuta soprattutto l'ambiente. E, tornando alle uova di Pasqua, il fatto che siano realizzate con cioccolato crudo, che è uno dei cibi più antiossidanti che ci sia, significa che ci si fa del bene. Così Michele spiega la particolarità di queste uova, preparate con l'aiuto di mamma Paola: “A differenza di quelle industriali, le nostre sono ottenute da cacao biodinamico, proveniente dall'Equador sottoforma di pasta pressata e non tostata. La tostatura fa perdere infatti alla cioccolata i due terzi del suo potere antiossidante. In più le nostre uova sono realizzate tenendo la temperatura del cioccolato sotto i 42 gradi, così da mantenere tutto il profumo ed il gusto intenso della cioccolata. Una volta sciolto il cioccolato, lo deve portare tra i 27 ed i 31 gradi, per farlo temperare, cioè renderlo liscio e lucido. Se solo la temperatura è più alta o più bassa, si rischia di dovere rifare il tutto. Cosa che non succede nella lavorazione industriale, perché il procedimento avviene con macchinari”.

Le uova così ottenute possono essere personalizzate con un regalo da inserire e, al di là della sorpresa, saranno in ogni caso una sferzata di sapori dal potere antidepressivo. Il costo è di 18 euro al pezzo, e chi fosse interessato è bene le prenoti, perché la produzione è limitata. Da quando si riteneva la “pecora nera”, perché votato ad un cibo che non faccia uso di sostanze animali e perciò non basato sul loro sfruttamento, Michele ne ha fatta. E' rifornitore di alcuni hotel a cinque stelle ed è un riferimento per chi voglia avvicinarsi alla cucina vegana e crudista in Italia. Tiene infatti regolari corsi a Genova, Bologna ed a Trento, offrendo idee anche per menù per le feste comandate. In programma ci sono corsi per preparare una cena (3 maggio), per una colazione speciale (30 aprile) o per una rivoluzione green in pasticceria (29 maggio). SA.M.













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