lo studio

L’avversione per i gay? Diffusa

Indagine tra mille studenti trentini: ragazze più aperte. Il 47%: «Sì a una legge»



TRENTO. Per gli studenti trentini l’avversione verso le persone omosessuali (omofobia) è ritenuta diffusa: oltre quattro intervistati su cinque (83%) la ritengono un fenomeno abbastanza diffuso se non addirittura molto. Lo dice una ricerca diretta da Francesca Sartori in collaborazione con Arianna Bazzanella, realizzata per conto del Forum trentino per la pace e i diritti umani nel 2014-15 dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. L’indagine ha coinvolto 1.026 studenti trentini iscritti al quarto anno di licei, istituti tecnici e centri di formazione professionale attraverso un questionario centrato sui temi della pace e della relazione con l’altro.

La maggioranza degli studenti prende le distanze da atteggiamenti omofobici: se scoprissero l’omosessualità di un conoscente, per la maggior parte dei giovani non cambierebbe nulla (75%). Tuttavia, per molti sarebbe fonte di disagio (19%) e per una minoranza sarebbe addirittura causa di allontanamento e valutazione negativa (6%). Si osservano sensibili differenze all’interno del campione intervistato: le ragazze, chi frequenta i licei e chi proviene da una famiglia con un elevato capitale culturale tende a vivere in modo molto più “normalizzante” un coming out, evento che invece spiazza o quanto meno mette a disagio un’ampia minoranza dei maschi e di chi viene da famiglie con capitale culturale più basso. In particolare, le femmine si confermano molto più aperte dei coetanei: per le prime non cambierebbe nulla nell’89% dei casi, per i secondi nel 64%.

Quasi la metà degli studenti (47%) è molto d’accordo con una legge che tuteli gli omosessuali da violenze verbali e fisiche e un altro terzo lo è abbastanza. Il campione si divide per quanto riguarda il riconoscimento dell’adozione: il 58% si dichiara poco o per nulla d’accordo.

Intanto dal 10 ottobre si svolgerà, al Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, il primo percorso formativo in Trentino per contrastare omofobia e bullismo omofobico. Il corso è promosso dalla Rete ElgbtQI del Trentino Alto Adige, che raccoglie 12 organizzazioni della regione tra le quali promotrici del progetto "Argigay 8 luglio", Arcilesbica “L’Altravenere”, Aps ConEducAzione, Lila del Trentino, associazione Arké, finanziato dal Centro Servizi di Volontariato, sostenuto dalla Commissione Provinciale per le Pari Opportunità e dal Centro Studi Interdisciplinare di genere dell'ateneo.













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