L’Apt punta sui dinosauri ma le piste sono disastrate
Prosser: «Con Museo Civico e Muse abbiamo riscontrato grande interesse al meeting di Firenze. Ma prima di promuoverle bisogna sistemare tutta l’area»
ROVERETO. Le piste dei dinosauri possono essere l'asso nella manica per la promozione turistica del basso Trentino della cultura e dei musei: ma vanno sistemate, perché, per così come è messo il percorso visita, non è proponibile all'interno di un pacchetto turistico. E magari ci vorrebbe qualche "effetto speciale" per renderle finalmente accattivanti. Il presidente dell'Apt Giulio Prosser non ha dubbi su questo, e aspetta un ripristino il più veloce possibile, perché all'ultima trasferta dell'azienda di promozione turistica, al salone dell'archeologia di Firenze, di curiosità su queste "mitiche" piste dei dinosauri ce n'era parecchia.
Perciò i turisti non devono arrivare e perdersi subito. Ma quello che ha in mente Prosser non è l'ennesimo tentativo di promozione di un singolo aspetto della Vallagarina. «Dobbiamo superare l'ansia di prestazione del singolo museo, e metterci a fare la gara a chi fa più biglietti. Qui o si vince assieme o si perde uno alla volta». Ed in effetti la trasferta fiorentina è stata una sperimentazione della strategia futura dell'Apt roveretana. Che, per l'occasione, si è portata dietro non solo i musei roveretani (Civico, Museo della guerra) ma anche il Muse, con cui ha condiviso assieme lo stand.
«É stata la prima esperienza di lavoro assieme, ed è stata molto positiva - testimonia il presidente dell'Apt - dobbiamo creare un sistema di promozione che superi i singoli musei, e che metta assieme tutti i pezzi del puzzle. Quindi anche l'enogastronomia, i castelli, il territorio. Il turista deve vedersi presentare più cose da vedere, solo in questo modo è invogliato a fermarsi di più e a restare più giorni. Dobbiamo far sì che il turismo a Rovereto, in Vallagarina, non sia una toccata e fuga». Una delle tappe dovrebbe essere le piste dei dinosauri, inserite nel contesto di tutto monte Zugna, dove si trovano il rifugio, l'osservatorio, i sentieri, le trincee. «Abbiamo constatato a Firenze un notevole interesse sulle piste - continua Prosser - attorno ad essere possiamo costruire un prodotto turistico. Però prima bisogna sistemarle».
Le tabelle sono da cambiare, alcune scritte sono semicancellate, la segnaletica lascia a desiderare e non poco: le piste così come ora non sono "vendibili". «Dovrebbero essere accessibili a famiglie, gruppi, scolaresche, il pacchetto turistico potrebbe partire da dei week end, con visite ai musei (Muse, Museo civico, museo della guerra...) e altri luoghi», continua Prosser. Ma gli "effetti speciali"? «Ci sono dei sistemi per aumentarne l'attrattiva - dice Prosser - in parte già sperimentati in siti simili all'estero. Ci possono essere delle proiezioni, dove sembra di vedere il dinosauro in carne e ossa, immagini e effetti ricreabili anche sul sito stesso. Qualcosa che renda ancora più vendibile il luogo». Prosser ricorda che la stessa Apt, oltre che il Comune o il Museo Civico, posseggono già dei modelli di dinosauri. Ora serve un po' di creatività. E un progetto di ripristino. (m.s.)
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