«Io aggredito, mi sono difeso»
Accoltellamento al distributore, il kosovaro arrestato si difende dal carcere
TRENTO. «Io sono stato aggredito e mi sono solo difeso». Anif Foniki, il cittadino kosovaro arrestato sabato pomeriggio con l’accusa di aver accoltellato respinge le accuse. Ieri ha incontrato il suo avvocato, Giuliano Valer, che è andato a trovarlo in carcere. L’uomo, che è incensurato e vive a Sporminore con la sua famiglia, ha raccontato di non aver infastidito proprio nessuno e di essersi fermato al distributore Agip di via Brennero per fare benzina: «In attesa di fare rifornimento sono andato al bar del distributore per prendere un caffè. All’uscita mi sono sentito apostrofare con un «albanese di m.... Qualcuno che non avevo neanche visto prima ha iniziato a urlarmi contro. Non lo conoscevo e non ci avevo neanche discusso prima. Lui e forse anche un altro mi hanno gettato sopra la testa come un cappuccio per immobilizzarmi. E mi hanno anche colpito con qualcosa che sembrava una specie di una vecchia chiave o un tirapugni. Mi hanno ferito al collo. A questo punto, ho tirato fuori il coltellino che porto sempre con me e ho colpito per difendermi. Non è neanche vero che sono fuggito. Anzi. Ho chiamato io i carabinieri con il cellulare. Loro mi hanno detto di lasciare il numero di telefonino che mi avrebbero richiamato loro se ci fosse stato bisogno. Così in serata mi hanno convocato in caserma». Successivamente, l’uomo è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo accoltellato, Massimo Cannavale, 41 anni, è andato da solo in ospedale con una ferita alla coscia. È stato colpito alla coscia e pare che la lama abbia anche intaccato l’arteria femorale. La difesa del kosovaro ora confida nelle telecamere del distributore per ricostruire quanto avvenuto.