Infermieri in piazza «Adesso basta con i tagli»
Il Nursing Up denuncia: «Blocco del turn over, negli ultimi tre anni persi 80 professionisti. A rischio la qualità dell’assistenza, la Provincia non ci ascolta»
TRENTO. Ottanta infermieri in meno dal 2013 ad oggi. Un blocco del turn over che ha tagliato drasticamente le assunzioni, comprese quelle degli operatori socio sanitari. Un calo di presenza nei reparti, con rischi per la qualità dell’assistenza dei pazienti e per gli stessi operatori. Gli infermieri del sindacato autonomo Nursing Up, 1400 iscritti, ieri sono scesi in piazza con un gazebo in Piazza Dante, sotto i palazzi della politica, per protestare contro i tagli alla sanità e al personale attuati dalla Provincia.
«Abbiamo scritto fiumi di lettere all’Azienda sanitaria e all’assessorato, dalle istituzioni non abbiamo avuto risposte», denuncia deluso Cesare Hoffer, consigliere regionale del Nursing Up, «allora abbiamo deciso di rivolgerci ai cittadini, con un volantinaggio e una raccolta firme. Il nostro patto è con loro, e a loro diciamo che il nostro disagio è il loro disagio, che meno professionisti significano meno qualità dell’assistenza».
«Il blocco delle assunzioni - prosegue il sindacalista - ha provocato un calo della presenza degli infermieri nei reparti e questo, non lo diciamo noi, mette a rischio i pazienti. Siamo arrivati al punto in cui veniamo richiamati dai riposi, le ferie sono diventate una chimera. Non c’è più il recupero psico-fisico indispensabile per svolgere in modo adeguato il nostro lavoro, i servizi non possono reggersi a lungo su meccanismi di compensazione attuati dal personale con il proprio sacrificio».
«Non siamo invisibili», hanno scritto su uno dei cartelloni sistemati al gazebo. Le situazioni più gravi, spiega Hoffer, sono al S.Chiara e all’ospedale di Rovereto, mentre «nelle strutture periferiche il personale è mediamente più stabile mentre a Trento e Rovereto ci sono più neoassunti, più turn over e anche più gravidanze, che non sempre vengono sostituite».
Il Nursing Up lamenta anche la mancanza di un adeguato rimborso chilometrico e la necessità di una dotazione adeguata di mezzi aziendali per i professionisti che svolgono l’assistenza territoriale. Ma la critica alla giunta provinciale riguarda anche le mancate scelte sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri, a partire dal nodo dei punti nascita: «Le paventate riorganizzazioni che dovevano liberare qualche risorsa sono ferme - protesta Hoffer - alla politica noi diciamo che non decidere significa peggiorare la situazione».
(ch.be.)
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